“Il sovranismo è la scelta vincente in Europa”. Il giorno dopo le elezioni europee Luca Ciriani, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, non ha dubbi nell’analizzare il voto spagnolo, mettendo da parte il mainstream che impone di guardare soltanto il risultato elettorale del Partito sociale di Sanchez. A brillare, invece, è il 10 per cento di Vox, il partito sovranista e nazionalista che soltanto tre anni fa raccolse un misero 0,2 per cento. Naturale, quindi, che in Italia questo risultato faccia rumore, oltre ad essere guardato con grande attenzione da chi, come la Lega, vorrebbe essere alleato di Vox, e da chi alleato lo è per davvero, Fratelli d’Italia. E questo perchè, nota Ciriani, “come noi Vox farà parte del gruppo Ecr, che ormai si candida a rappresentare nel prossimo Parlamento europeo le istanze dei movimenti sovranisti e nazionalisti”. Con buona pace di chi non ne fa parte, leggasi Lega.
Presidente Ciriani, le elezioni spagnole di ieri hanno decretato il successo di Vox passato da zero a dieci in soli tre anni. Come se lo spiega?
“E’ la dimostrazione che il sovranismo è una scelta vincente. La gente si identifica sempre di più nelle forze politiche capaci di interpretare quel bisogno di sicurezza, di legalità, di tutela della Nazione e dei confini. Passata la sbornia mondialista e buonista della sinistra, che ha riempito la nostra Nazione di immigrati, la gente si è svegliata più povera e insicura”.
Un successo che da vicino, quindi, può riguardare anche Fratelli d’Italia?
“Senza alcun dubbio. Il progetto messo in campo in questi mesi da Giorgia Meloni sul sentiero sovranista e conservatore sta mietendo consensi nell’elettorato, come confermano i dati delle ultime elezioni locali. E in vista delle elezioni europee il nostro programma punta a rafforzare in maniera ancora più netta il principio che la sovranità appartiene ai popoli, e in questo caso a quello europeo. L’obiettivo di Fratelli d’Italia è di andare in Europa per cambiare tutto e per realizzare quella confederazione di liberi e sovrani Stati europei che, tra l’altro, risponde ai valori che avevano ispirato i trattati istitutivi dell’Ue”.
Molti fanno notare la grande sintonia tra FdI e Vox, due partiti gemelli…
“Più che una semplice sintonia, direi. Su molti temi programmatici c’è grande affinità, a cominciare proprio dalla battaglia sovranista e della difesa dei confini. Come noi la Spagna adesso è interessata da vicino dal tema degli sbarchi e Vox ha assunto una posizione, che è quella che FdI porta avanti in Italia, e cioè no all’immigrazione incontrollata. Difesa dei confini che è anche rafforzamento del valore dell’unità nazionale e statuale. Tutti temi cari alla Destra politica. E sono sicuro che in Europa, da alleati, potremo portare avanti un’azione comune per cambiare radicalmente questa Unione”.
Un’azione comune possibile anche perchè FdI e Vox saranno nello stesso gruppo dei Conservatori e riformisti europei?
“Appunto. Come FdI, Vox sta facendo lo stesso percorso di adesione al gruppo ECR. L’ECR ormai si candida a rappresentare nel prossimo Parlamento europeo le istanze dei movimenti sovranisti e nazionalisti e di quegli europei che non hanno intenzione di soccombere sotto i colpi dell’immigrazione clandestina o dell’islamizzazione dell’Europa. Sono sicuro, anche alla luce del risultato di ieri, che i conservatori potranno svolgere un ruolo strategico e di primo piano nel prossimo Parlamento europeo. Ed è merito di Giorgia Meloni se oggi Fratelli d’Italia può vantare di far parte di questa alleanza e di essere protagonista in Europa dal 26 maggio”.