Intervista Senza Filtri a Ignazio La Russa

L'onorevole Grazia Di Maggio (FDI – GN) intervista il Presidente del Senato, Ignazio La Russa: politica, attualità e memoria senza filtri

L’intervista condotta dall’on. Grazia Di Maggio al Presidente del Senato Ignazio La Russa si apre con una domanda forte e diretta: “rispetto agli anni di piombo, quando la militanza significava anche rischiare la vita, crede che oggi si possa arrivare ad una escalation con questo clima d’odio? La sinistra spesso non condanna questa violenza.”

La Russa risponde senza esitazioni: “Vanno abbassati i toni. Il problema è che spesso siamo solo noi, la destra, a dire: facciamo TUTTI un passo indietro”. Poi affonda contro la sinistra radical chic: “Il clima d’odio nasce dalla loro pretesa superiorità morale”.

Il Presidente del Senato poi sottolinea le differenze tra giovani di destra e di sinistra: “Avete mai sentito di ragazzi di destra che fanno Contro-Manifestazioni o che  impediscono a studenti di entrare all’università? Mai! Dovete essere orgogliosi di questa differenza”.

Un momento di grande commozione arriva quando l’on. Di Maggio ricorda l’omicidio di Charlie Kirk: La Russa chiede un minuto di silenzio, accolto da un lungo applauso della platea.

Il Presidente si sofferma poi sul percorso politico di Giorgia Meloni: “Ha iniziato come leader del movimento giovanile, poi presidente del partito, fino a diventare Presidente del Consiglio e oggi uno dei leader della destra mondiale”.

Alla domanda su cosa dire ai ragazzi che oggi raccolgono il testimone della destra, il Presidente elogia: “Occuparsi di politica per passione è un merito doppio!”.

Si entra quindi nel merito dell’azione di governo. Di Maggio evidenzia i risultati ottenuti dall’esecutivo Meloni e denuncia un’opposizione sterile, che preferisce attaccare su temi estranei all’interesse nazionale, come dimostrano le accuse rivolte al PDC Giorgia Meloni sul conflitto a Gaza. Con ironia chiede: “Cosa abbiamo fatto per meritarci questa sinistra?”. La Russa ribatte con prontezza: “Li abbiamo battuti”.

Sul tema Israele-Palestina, il Presidente del Senato chiarisce: “Il governo ha condannato la reazione sproporzionata di Israele, ma resta una reazione a un attacco orribile, quello del 7 ottobre. La pace duratura è possibile solo con due Stati e due popoli, ma serve volontà reciproca”.

La conversazione torna poi alla politica interna. Alla domanda se la sinistra sia unita soltanto dall’obiettivo di battere la destra, La Russa osserva: “Almeno sono onesti: è un’alleanza di scopo. Ma pensate a quando persino quell’alleanza dovesse perdere: quanti pianti ci saranno a sinistra”.

L’intervista affronta poi il ricordo di Sergio Ramelli. La Russa afferma che lui non avrebbe voluto essere ricordato come un “eroe”, ma come un ragazzo che credeva profondamente e convintamente nelle proprie idee e che è morto per averle portate avanti.

In chiusura, un momento di leggerezza: Di Maggio chiede a La Russa se baratterebbe uno scudetto dell’Inter con il ruolo di Presidente del Senato. La Russa risponde con arguzia (alludendo alla famosa canzone di Bennato: “L’isola che non c’è”): “Ero già Presidente quando abbiamo vinto la seconda stella. Ma ricordate: se volete trovare le stelle, il cammino è sempre a destra!”.

Un’intervista senza filtri, capace di alternare memoria, politica e ironia, in perfetto stile Ignazio La Russa.

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Michele Intartaglia
Michele Intartaglia
Michele Intartaglia, classe 2004, originario di Procida. Studente di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli.

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