“L’impiccagione di Samira, la sposa bambina che da dieci anni era reclusa in Iran per aver ucciso il marito dopo anni di violenze e prevaricazioni, è l’ennesimo atto brutale e feroce compiuto dal regime islamista degli Ayatollah. La condanna unanime del parlamento italiano oggi avvenuto in aula alla Camera è servita ad affermare l’impegno comune per la tutela dei diritti umani. Ma la via per ribadire concretamente questo principio passa attraverso la necessità di estirpare sin dal nascere ogni deriva di integralismo islamico, che pericolosamente, e con troppa indulgenza da parte di una certa parte della politica che teme di essere tacciata di islamofobia, si sta espandendo anche in Italia e in Europa. Nel nome di Samira e di tutte le donne vittime dell’oscurantismo islamista, continueremo a difendere i valori di libertà del mondo occidentale”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione.