Iran, Terzi (FdI): incontro informale in Senato con Maryam Rajavi

Incontro informale, oggi in Senato, della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani, con la Presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, Maryam Rajavi.

“Una occasione molto importante” ha definito il senatore Giulio Terzi (FdI) l’incontro informale, tenutosi oggi, della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani del Senato, presieduta dal Sen. Stefania Pucciarelli, con la Presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) in collegamento video. “La Presidente Rajavi”, spiega Terzi “ha fornito la definizione esatta del regime dei mullah di Teheran, quale la più grande minaccia per l’umanità, fin dalla sua istituzione, dopo la rivoluzione khomeinista del 1979 dando vita ad una campagna di repressione di ogni dissenso in patria e al di fuori dei propri confini”. “Un’autentica caccia all’uomo in tutta Europa quella illustrata dalla Presidente Rajavi” prosegue Terzi “che ha lasciato la sua scia di sangue anche nel nostro Paese, ricordando il Rappresentante in Italia del CNRI, Mohammad-Hossein Naghdi assassinato a Roma nel 1993 per mano di due sicari appartenenti all’intelligence di Teheran”. Il Senatore di Fratelli d’Italia ha posto poi l’accento sui dati riguardanti il ricorso alla pena di morte nel Paese “numeri scioccanti quelli illustrati durante l’incontro, che solo per quest’anno ha fatto registrare 818 esecuzioni”. “Particolare rilievo” ha inoltre rilevato Terzi “merita la campagna lanciata dal CNRI ‘NO alle esecuzioni’ che, come ha ricordato la Presidente Rajavi, insieme agli scioperi della fame portati avanti ogni martedì in più di 25 carceri iraniane da parte di moltissimi prigionieri, da ormai 45 settimane, insegue l’obiettivo dell’abolizione della pena di morte in Iran”. “È una battaglia di civiltà e di libertà quella portata avanti dal Consiglio Nazionale della Resistenza e dalla Presidente-eletta Rajavi” ha sottolineato Terzi “che chiede all’Italia, e all’Europa, di condizionare le relazioni commerciali e diplomatiche con il regime allo stop delle esecuzioni e torture; mandato d’arresto per Khamenei e l’establishment del regime, secondo il principio di universalità per i crimini contro l’umanità commessi; l’istituzione di una commissione internazionale d’inchiesta che imponga a Teheran la possibilità di visitare le carceri e raccogliere le testimonianze dei prigionieri; inserire il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), la più importante leva della repressione in Iran e all’estero, nella lista delle organizzazioni terroristiche; e in particolare all’Italia, Paese pioniere per l’abolizione della pena di morte nel mondo, di essere il promotore di un’iniziativa per fermare le esecuzioni”. “Proprio con riferimento ai preoccupanti livelli di ricorso alla pena di morte in Iran” ha dichiarato Terzi “ho firmato, insieme ai Senatori Alessandra Maiorino, Gisella Naturale, Cinzia Pellegrino, Marco Scurria, Raffaele Speranzon e gli Onorevoli Giangiacomo Calovini, Andrea Di Giuseppe, Naike Gruppioni ed Emanuele Pozzolo, una Lettera/Appello fatta pervenire all’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, Volker Turk, esprimendo la necessità e l’urgenza di un intervento diretto delle Nazioni Unite al fine di impedire l’esecuzione dei sei prigionieri politici in Iran” sottolineando come ciò si tratti “dell’ennesimo grave affronto al Diritto Internazionale da parte di un regime che non si pone alcuno scrupolo di violare quei Trattati internazionali di cui egli stesso è firmatario. Tra tutti la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici. “Una iniziativa del Comitato Interparlamentare per un Iran Libero” ha precisato Terzi “che riunisce Senatori ed Onorevoli italiani vicini alla richiesta di libertà, democrazia, giustizia e pace, urlata a gran voce dal popolo iraniano da ormai troppi decenni e sintetizzata perfettamente dal ‘Piano di 10 punti per il futuro dell’Iran’ proposto dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana e dalla Presidente-eletta, Maryam Rajavi”. Terzi ha inoltre ricordato la Conferenza che si è tenuta in Senato, lo scorso 29 novembre, di presentazione del Rapporto “La politica europea nei confronti dell’Iran”, redatto dal Comitato Internazionale In Search of Justice (ISJ), “Un prezioso strumento di conoscenza che fornisce una visione globale del pericolo rappresentato dal regime degli Ayatollah e illustrato, per l’occasione, dal Presidente di ISJ ed ex-Vicepresidente del Parlamento Europeo, Alejo Vidal-Quadras”. “Una testimonianza diretta, la sua, vittima di un vile attacco terroristico per mano di emissari del regime, e dal quale è miracolosamente sopravvissuto. Come lui stesso ha avuto modo di affermare, negli istanti immediatamente successivi lo sparo, ad armare la mano del sicario è stata Teheran, come dimostrato dalle prove raccolte dopo il suo arresto” ha spiegato Terzi. Infine, Terzi ha menzionato il principio alla base dell’iniziativa di legge presentata dalla Senatrice Susanna Campione (FdI) per l’introduzione del reato di violenza sessuale contro le donne, nel corso di un conflitto armato, come strumento di guerra, e dalla stessa illustrato. “Una triste realtà che vede il regime dei mullah direttamente responsabile di indicibili sofferenze e abusi nei confronti delle donne non solo in Iran, ma anche nell’intera regione, tramite i suoi proxy, come testimoniato durante gli attacchi genocidari contro Israele del 7 ottobre 2023” ha concluso Terzi.

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