Il coinvolgimento dello Stato islamico negli attentati di Colombo del giorno di Pasqua, era ormai evidente. Alcuni media vicini all’ISIS hanno infatti pubblicato tre foto di alcuni dei presunti terroristi suicidi che hanno partecipato al massiccio attacco in Sri Lanka.
I tre individui, almeno a detta di chi ha pubblicato le immagini, sarebbero Abul Barra, Abul Mukhtar e Abu Ubaida. Naturalmente, la rivendicazione ufficiale resta ancora essenziale, ma fonti di intelligence hanno fatto trapelare che le immagini risulterebbero credibili anche perché una delle foto, per la precisione quella di Abu Ubaida, altro non sarebbe che l’immagine di Zahrn Hashin, elemento noto dell’organizzazione Tawheed Jamaat (NTJ) già identificato come uno dei kamikaze. Tra l’altro, quella di Ubaida è anche l’unica immagine diffusa dagli investigatori alla stampa dove è possibile vedere il volto del terrorista privo di mascheramenti. Per le altre due foto, dove invece i terroristi appaiono a volto coperto, sono ancora in corso i necessari riscontri.
Un ufficiale dei servizi segreti, parlando con alcuni giornalisti avrebbe fatto alcune interessanti considerazioni. Secondo un agente dell’intelligence locale “I tre nomi dati dai terroristi sono tipici di come l’ISIS ama catalogare i suoi combattenti dopo che hanno giurato fedeltà a Abu Bakr al Baghdadi, il Califfo del Terrore. Inoltre, l’identificazione di Ubaida come Hashin indica un’affiliazione dell’organizzazione NTJ con l’ISIS. Nelle foto, tra l’altro, si vedono anche i tre uomini che salutano con un dito, segno popolare tra gli affiliati dell’ISIS. “
La mano dell’ISIS negli attentati dello scorso weekend, sempre secondo l’intelligence locale e internazionale che sta investigando, potrebbe essere quasi una sorta di “presentazione ufficiale” visto che gli attentati arrivano a mala pena un mese dopo che l’attuale portavoce dell’ISIS, Abu Hassan al-Mujahir ha rilasciato un discorso audio registrato in cui esortava i mussulmani di tutto il mondo a vendicare l’attacco alla moschea neozelandese in cui un folle ha ucciso 50 persone. Nel discorso – ben 44 minuti di esortazioni farneticanti – Mujahir ha più volte ripetuto che il massacro avrebbe dovuto avere la capacità di risvegliare tutti i mussulmani ingannati dagli infedeli per portarli alla Guerra Santa.
In seguito a questa comunicazione, le maggiori agenzie di intelligence mondiali si sono lanciate alla ricerca dei pericolosi terroristi che hanno già dimostrato di saper uccidere senza problemi, ma anche di saper gestire bene la tattica e la preparazione degli attentati. Durante le indagini, sono state individuate delle chat in cui diversi uomini stavano discutendo sull’attuazione di attacchi nei luoghi di culti dei loro rispettivi paesi, tanto che in parecchi importanti città di tutto il mondo sono state ampliate le misure di sicurezza, soprattutto intorno ai luoghi dì culto. Ma le uniche altre esplosioni di cui si ha contezza fino ad ora, sono avvenute sempre a Colombo, dove un furgone è saltato in aria mentre gli artificieri cercavano di disattivare le bomba. In questa esplosione è rimasto lievemente ferito anche un italiano, corrispondente de La Repubblica sul luogo.
A detta del governo locale, questa ondata di terrorismo è una novità per l’isola. Per gestire la quantità di materiale utilizzato per questa serie di attentati, fino a poco tempo fa sarebbe occorsa la presenza di un squadra di terroristi non locale. Adesso, invece, sembra che sotto la guida esterna dell’ISIS anche il terrorismo locale si sia drammaticamente evoluto.