Anche a settembre i dati ufficiali relativi al lavoro sono incoraggianti e raccontano uno scenario nuovo, in cui cresce l’occupazione e si riducono i disoccupati e gli inattivi. È questo un segno evidente di un riequilibrio della società, dovuto senza dubbio all’adozione di politiche mirate e strategiche messe in campo nel corso dell’ultimo anno.
Secondo le fonti Istat, “nel secondo trimestre 2023, gli occupati aumentano rispetto al primo trimestre 2023 (+129 mila, +0,6%), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+130 mila, +0,8%) e degli indipendenti (+23 mila, +0,5%)”.
Sono meno i disoccupati (-64 mila, -3,2% in tre mesi) e gli inattivi di 15-64 anni (-66 mila, -0,5%).
I tassi presentano una dinamica simile: quello di occupazione sale al 61,3% (+0,3 punti), quello di disoccupazione scende al 7,6% (-0,3 punti) e il tasso di inattività 15-64 anni cala al 33,5% (-0,1 punti).
Insomma, in un anno l’occupazione sta crescendo e sta crescendo bene, con +395 mila unità, per una percentuale del +1,7%.
Nello specifico, i dipendenti a tempo indeterminato crescono del 3,0% e gli indipendenti dell’1,1%. Dall’altra parte, sono -101 mila i disoccupati in un anno (pari a -5%) e sono -376mila gli inattivi (-3%). Ciò si riflette anche sul tasso di occupazione, che nell’arco di un anno aumenta di +1.2 punti rispetto al secondo trimestre 2022, e sui tassi di disoccupazione e di inattività (che calano dello -0,5 e -0,9 punti, rispettivamente).
La scommessa fatta dal Governo Meloni sul tavolo del lavoro si sta rivelando vincente e prosegue con una crescita costante. È questa la riprova della capacità dell’esecutivo di offrire risposte adeguate agli italiani, che stanno vedendo e godendo dei benefici di una politica seria e finalmente concentrata sulle reali priorità del Paese.