Ita. Rampelli (FdI): non stiamo in una casbah, no al mercanteggiamento

“Disincagliare Alitalia, oggi Ita, dalle sabbie mobili in cui è stata cacciata in decenni di mala gestione e di malgoverni, stagioni prive di progettualità e di ambizioni, quindi “liquidatorie”, risulta compito arduo. Riscattarla dai lunghi negoziati europei di questi decenni egualmente improbo.
Tuttavia risulta ancora possibile far fruttare le caratteristiche del nostro mercato visto che siamo un’economia fondata per buona parte sul turismo, abbiamo la maggioranza del patrimonio artistico e archeologico mondiale, siamo tra le nazioni con maggiori esportazioni, possediamo un solido circuito finanziario e abbiamo nella logistica una potenzialità indiscussa. Specialmente ora che il Mediterraneo è tornato il cuore degli scambi commerciali planetari Ita può dare valore e sostanza al Piano Mattei.
Per questo motivo vale la pena ricordare ai partner tedeschi che non siamo una
casbah dove si mercanteggia sul prezzo di vendita. Pacta sunt servanda.
Semmai l’occasione di questa gaffe del vettore tedesco è utile a rivalutare la possibilità che Lufthansa divenga interamente proprietaria della nostra compagnia di bandiera, ipotesi deprimente perché sottrarrebbe risorse economiche, prestigio e potenzialità geopolitiche all’Italia, destinata così a diventare l’unica potenza del G7 senza la gestione del proprio trasporto aereo”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia

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