Ita, Ruspandini (FdI): da manager Altavilla inopportuno comportamento nei confronti dei lavoratori

“Trovo preoccupanti e pericolose le parole del manager di Ita, Alfredo Altavilla, che non solo vuole tagliare metà dei 1077 dipendenti entro 4 mesi ma pretende di farlo con un becero meccanismo di revolving door, concedendo 4 mesi di prova e poi fuori tutti senza diritti e senza tutele. Un trattamento così inopportuno nei confronti di lavoratori italiani è inaccettabile da parte di un alto dirigente di una compagnia controllata al 100 per cento dallo Stato. E non solo. Parolacce, turpiloquio e frasi inappropriate con i suoi collaboratori in quello che dovrebbe essere ‘ambiente sereno in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza’ come si legge nel Codice etico di Ita, fanno del manager una figura inadeguata per il ruolo. Ma d’altronde cosa gli può succedere ad Altavilla? Non vi è la minima intenzione di sostituirlo dato che è stato indicato come Presidente da Francesco Giavazzi, economista della Bocconi di Milano e fedele consulente di Mario Draghi. Il governo Draghi ha introdotto una deroga al Codice Civile per far assumere nuovi dipendenti svincolati da Alitalia senza il minimo rispetto per anzianità maturate, diritti, tutele e ammortizzatori sociali. È così che lo Stato intende difendere i lavoratori? Quando leggiamo queste dichiarazioni ci scagliamo sempre contro i manager dimenticandoci di chi veramente subisce gli effetti di un’arroganza e di una superficialità del genere. In uno Stato come il nostro, fondato sul rispetto della dignità e del lavoro, non è tollerabile che centinaia di lavoratori vengano abbandonati in questo modo”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, responsabile nazionale Trasporti di FdI.

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