Italia protagonista del G7: la leadership di Giorgia Meloni e gli interessi nazionali al centro del summit

I temi da trattare sono cruciali per il futuro dell’Occidente e di tutta la popolazione mondiale. A Borgo Egnazia si parlerà di Ucraina, di immigrazione, di Medio Oriente, di Intelligenza Artificiale. Temi, come detto, complessi e l’Italia è pronta a fare la sua parte, grazie alla forte leadership di Giorgia Meloni, corroborata dalla pesante e schiacciante vittoria elettorale del centrodestra su una sinistra in crescita ma ancora troppo debole e disunita e contro gli altri poli del Movimento Cinque Stelle, in forte ritirata, e di Renzi e Calenda. Giorgia Meloni arriva quindi in Puglia a confrontarsi con i leader mondiali come l’unico politico capace di mantenere alti (e aumentare) i suoi consensi e del suo esecutivo. Un punto di forza non da poco, che riconosce anche Politico: nel suo articolo di presentazione del summit, il quotidiano statunitense non lascia scampo agli altri leader che si siederanno ai tavoli di lavoro. “Sei papere zoppe e Giorgia Meloni” titola, ripercorrendo passo passo le sorti dei capi di Stato e di governo attesi in questi giorni in Puglia.

Italia solida e forte grazie a Giorgia Meloni

Olaf Scholz è stato sopraffatto dalla destra in Germania alle ultime europee, così come Emmanuel Macron, costretto addirittura a dimettersi. Sulla stessa scia il premier britannico Rishi Sunak, mentre il canadese Trudeau sembra intenzionato a lasciare il ruolo di presidente che ricopre da nove anni. Situazione simile in Giappone, dove Fumio Kishida è costretto a fare i conti con sondaggi che lo danno in svantaggio in vista delle elezioni dell’anno prossimo. E come lui anche Joe Biden, in costante preoccupazione per via del ritorno sul palcoscenico politico di Donald Trump. Tra i sette, dunque, Giorgia Meloni è l’unica in grado di far sentire la sua voce, dando dimostrazione di un’Italia solida, ferma, presente e convita delle sue posizioni come poche volte era accaduto nella storia recente della nostra Nazione. E Politico la incorona: “L’italiana Giorgia Meloni non riesce a smettere di vincere” scrive il quotidiano, sottolineando che il successo alle europee, a due anni di distanza da quello che l’ha portata a Palazzo Chigi, non era affatto scontato. Tra sei leader più impegnati a guardarsi le spalle e a preparare campagne elettorali, talvolta da loro richieste come “ultimo disperato tentativo di invertire le loro deboli fortune”, Giorgia Meloni è intenzionata a siedersi ai tavoli di lavoro per migliorare la posizione dell’Italia e dell’Occidente.

Ucraina, Medio Oriente, Intelligenza Artificiale

Appare serena, come sempre, ma determinata. Mentre i leader mondiali raggiungono il brindisino, il Presidente del Consiglio ha anche l’occasione per smorzare i toni con i giornalisti. “Abbiamo sottovalutato il tempo pugliese”, dice. Un clima caldo, come un po’ l’atmosfera che si è creata intorno ai temi che verranno affrontati. In primis, la questione Ucraina. La posizione italiana, come quella di tutto l’Occidente, è ferma nel contrastare l’aggressione russa e di sostenere il governo di Kiev attraverso l’invio di armi e munizioni, di cui gli uomini del presidente Zelensky necessitano sempre di più, con la prepensione, che si fa sempre più forte, di destinare all’Ucraina i beni russi confiscati. Un accordo che deve trovarsi quanto prima al fine di tenere lontano il conflitto dall’Unione europea. Scotta anche la questione mediorientale, con il sostegno a Israele nel combattere i terroristi di Hamas ma al contempo aiutare a livello umanitario i civili di Gaza. Allo stesso modo, il tema dell’Intelligenza Artificiale, sul quale Giorgia Meloni ha posto l’accento per combattere i suoi eccessi e i terribili risvolti che potranno avere sulla nostra società.

Italia centrale nel mondo

E infine la questione migratoria, il cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia su cui Giorgia Meloni ha già dato dimostrazione di avere le capacità di cambiare le cose, in Europa, favorendo un nuovo modello, un nuovo approccio che consente di dialogare con i Paesi di origine e di transito dei flussi. Non a caso, la leader italiana ha voluto sottolineare che “il G7 non è una fortezza chiusa in se stessa che deve difendersi da qualcuno, ma un’offerta di valori che apriamo al mondo per avere come obiettivo uno sviluppo condiviso”, facendo notare che la scelta della Puglia come teatro del summit non è stata casuale: “Il messaggio che noi vogliamo dare – ha spiegato – è quello di rafforzare il dialogo con le nazioni del Sud globale, perché questa terra [il Sud Italia, ndr] è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo”. Dialogo e cooperazione. Insomma, in un Occidente di fatto indebolito da faide interne, l’Italia, grazie a Giorgia Meloni, può giocare un ruolo da protagonista. Tutto si baserà sulla bravura del Presidente del Consiglio di portare le istanze italiane al centro dei lavori. L’ottima reputazione di cui gode nel mondo fanno ben sperare la nostra Nazione.

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Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

1 commento

  1. Purtroppo tanti non condividono gli aiuti all Ucraina…. Ora basta, non riusciamo più a pagare le rate del mutuo ormai salito alle stelle e non tutelato… Gli Italiani non sono mai tutelati….. Armi e soldi all Ucraina basta… Mettiamo ai voti… Meno Europa più Italia

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