Il Presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha confermato di voler portare avanti tutti gli impegni presi sul campo internazionale dalla Francia. Le sue affermazioni al salone dell’industria per la difesa, traccia una linea di demarcazione per tutti coloro che credevano all’RN come un partito filo-russo e privo di olfatto continentale nella presa di posizione contro le aggressioni architettate dal Cremlino nei confronti dello Stato sovrano ucraino. La credibilità sembra contare più di ogni cosa per il giovane Leader, una stoccata nei confronti di chi vorrebbe in ogni modo fermare l’avanzata delle destre in UE, diffondendo pericolosità e derive inesistenti.
Bardella ritiene inoltre molto importante la linea del riarmo in Francia, che peraltro servirebbe per incrementare anche la pubblica sicurezza di un paese minacciato in ogni modo dalla presenza di nuclei criminali e terroristici, i quali hanno messo in ginocchio la popolazione locale sia negli anni precedenti che tutt’ora.
Ora il compito del Vicario italo-francese è quello di dare una scossa al sistema francese, per riportare in auge l’onore e le tradizioni di un popolo europeo, contro il nichilismo di chi vorrebbe annientare completamente le identità dei popoli a favore di un drago globalista dalle plurime teste.
Sconfiggere il pregiudizio e continuare stabilmente su una linea politica in grado di risollevare l’economia e la vita politica francese, sembrano essere le linee di demarcazione inerenti il programma di Jordan Bardella, il quale conosce molto bene il popolo e non disdegna mai di passare del tempo con i propri elettori, anche solo per una foto.
Sui social ha un grande seguito e sembra quasi che la scelta di una Leadership fresca e tutt’altro che antiquata si sia rivelata un’ottima scelta: d’altra parte, fornire ai giovani la possibilità di formarsi praticamente sul campo, per costruire un futuro all’insegna della regolarità e della stabilità sociale ed economica non può di certo appartenere di questi tempi ad una classe di rappresentanza come quella macronista.
A proposito di Emmanuel Macron, la sua rilevanza politica ha rischiato di ridursi ad una micropersonalità dopo la decisione delle elezioni anticipate, tuttavia il Presidente della Repubblica francese ha ovviamente deciso di non dimettersi per “salvare la faccia” ed evitare l’ascesa di Marine Le Pen. Questa trovata però funzionerà solo temporaneamente, infatti con lo scorrimento del tempo sarà prima o poi costretto a lasciare il trono alla fine del suo mandato.
La parola passerà agli elettori tra poco tempo, i quali faranno da ago della bilancia per la restaurazione di un direttivo all’altezza delle sfide che attenderanno la Francia nei prossimi mesi ed anche nei prossimi anni. Una decisione che potrebbe tracciare un altro punto di svolta nell’ambiente europeo, finalmente una ventata d’aria che potrebbe fare spazio a nuovi programmi, per il sogno di una collaborazione tra paesi indipendenti e non succubi dei piani decisi da terze parti, che niente hanno a che vedere con le volontà dei cittadini.
Bardella ha inoltre specificato il suo interesse nella questione ucraina, dichiarando che la Francia sarà al fianco di Kiev per consolidare le basi di “Un’architettura di sicurezza ad est dell’Europa”. La Francia avrà dunque un ruolo nella difesa dei confini europei, senza proclamare decisioni affrettate ed improvvisate come quelle di Macron, che in passato si è sbilanciato addirittura sull’invio di truppe.
Quella di Bardella e del Rassemblement National non è e non sarà una parabola, ma un’occasione fondamentale per stabilire una prossimità degna e concreta: adesso toccherà al popolo francese fare la storia, cambiare i vecchi paradigmi per istituire un’alternativa all’altezza delle proprie aspettative e dei propri sogni.
Auguri sinceri al prossimo premier !