Ieri, Kamala Harris ha esordito con una sdolcinata serenata oratoria nei confronti di Joe Biden durante il suo primo speech a Washington, da lei definito come un uomo dall’eredità e dai risultati senza precedenti nella storia americana moderna. Ci vuole il pelo sullo stomaco per fare affermazioni di questo genere, ma considerando le modalità con cui i democratici si approcciano alle proprie debacle, non c’è dubbio che questa sorta di lode non sia stata difficile da pronunciare per l’attuale Vice-Presidente americana Harris. Questi stanno cercando di convincere l’elettorato che oro ed ottone siano la stessa cosa, ma non sarà facile cancellare tutti gli errori commessi in passato.
Ma soprattutto viene spontaneo sapere di quali risultati stia parlando Kamala Harris, visto che diplomaticamente gli USA sono stati tra i flop peggiori degli ultimi anni, a maggior ragione perché hanno anche il compito di gestire un’Alleanza atlantica tutt’altro che semplice da portare avanti, in particolar modo ora durante l’invasione dell’Ucraina. In pubblico Biden non riesce quasi a spiccicare una parola senza bloccarsi o balbettare, rischiando anche di creare incidenti diplomatici di varia natura, ma qua sembra che vogliano continuare a dipingerlo come uno dei migliori statisti del terzo millennio.
Visto che le convinzioni della sinistra americana sono queste, tanto vale candidare Donald Trump al Premio Nobel per la Pace, visto che durante il suo mandato non sono sorti nuovi conflitti. Ma come si fa a pensare che Joe Biden abbia raggiunto storici traguardi durante il suo periodo da Premier? Evidentemente Harris è disposta a tutto per difendere ad ogni costo la propria compagnie partitica, pregna di Woke e deliri buonisti favorevoli all’immigrazionismo massivo e senza troppe regolamentazioni, in fin dei conti nulla che già non sia ben noto ai più.
Lo stupore non è più un sentimento appartenente al nostro mondo, siamo ormai incapaci di provare la meraviglia di fronte alle stupidaggini che alcune macchiette continuano a proporci di giorno in giorno: ormai anche l’effetto sorpresa inizia a svanire. Dichiarazioni come quella della Harris fanno comprendere quanto, pur di vincere a tutti i costi, si arrivi a santificare un uomo che non ha fatto assolutamente niente di positivo per gli Stati Uniti d’America, figuriamoci all’estero. Da lei però c’era da aspettarselo, d’altro canto per essere nominata sua Vice deve avere per forza qualcosa in comune con Joe Biden. Ecco l’ennesimo motivo per cui la prossima amministrazione di sinistra negli States potrebbe serenamente destabilizzare ancor di più il paese.
A breve finiremo persino le parole per colpa di queste asserzioni disarmanti e campate per aria, delle vere e proprie menzogne più che strumenti di propaganda, con cui qualcuno vorrebbe ingannare le popolazioni europee e nordamericane riducendole ad una poltiglia senza valori sociali fondanti.
Se l’intento di Kamala è quello di giustificare il predecessore per compiere le sue stesse scelte, allora è il caso che lo dica chiaramente senza troppi giri di parole: dopo l’attentato a Trump, gli Stati Uniti si sono ritrovati in massima allerta e di certo i cittadini non hanno voglia di essere presi in giro nuovamente da chi fa finta di voler cambiare tutto proponendo soluzioni stantie o già bruciate.
Uno dei motivi per cui il Tycoon potrebbe riuscire a vincere le elezioni americane riguarda proprio l’incompetenza di chi puntualmente gli si oppone: da Harris a Pelosi, nessuno riesce veramente a fargli lo sgambetto utile per inginocchiarlo per indurlo a leccarsi le ferite. Persino dopo l’attentato, Donald Trump ha deciso di continuare con la propria campagna elettorale. Kamala Harris, invece, pensa di vincere facendo i suoi grandi ed insensati sorrisi al pubblico parlando di quello che c’era prima di lei come se fosse un Apostolo.
La futura candidata avrebbe potuto tranquillamente evitare lo sproloquio su JB nel proprio discorso: viene quasi da pensare che la mancanza di argomenti stia lentamente prendendo il sopravvento. Spesso la disperazione può portare gli esseri umani al limite ed ogni scusa sembra ottima per evitare la scena muta.
In cuor mio spero tanto che accada l’errore sulla candidatura!