Keir Starmer vuole “combattere l’estrema destra” utilizzando il riconoscimento facciale

A Southport (Liverpool), il 29 luglio un islamico di 17 anni ha ucciso tre ragazze e ferito otto bambini e due adulti con un’arma bianca, provocando in diverse città numerose proteste e scontri tra la gente e la polizia britannica.

Gli incidenti hanno causato diversi feriti tra le forze dell’ordine, al punto che il Primo Ministro britannico, Keir Starmer, ha condannato la “piccola e irrazionale minoranza responsabile dei disordini in varie città” ed ha promesso di “porre fine a questi atti violenti” con misure e strumenti come, ad esempio, l’uso del riconoscimento facciale.

Come se ciò non fosse abbastanza ridicolo, Starmer ha affermato che la recente ondata di violenza è “chiaramente alimentata dall’odio dell’estrema destra” e ha annunciato un nuovo programma che consentirà alla polizia di condividere informazioni tra le varie agenzie in modo più efficace e di agire più rapidamente per effettuare arresti e prevenire disordini come quelli che hanno causato decine di detenuti. “Questo è coordinato, è deliberato. Non è una protesta spontanea sfuggita di mano. È un gruppo di individui assolutamente determinati alla violenza”, ha detto il Primo Ministro.

L’attacco di lunedì contro bambini che frequentavano una lezione di danza ha scioccato il paese. Sebbene i crimini con armi bianche siano un problema frequente nel Regno Unito, questo episodio ha scatenato l’ira degli inglesi, che hanno protestato contro l’insicurezza e l’immigrazione illegale.

L’assassino islamico di 17 anni, Rudakubana, non affronta accuse di terrorismo, ma è stato accusato di tre omicidi per le morti di Alice Dasilva Aguiar, Elsie Dot Stancombe e Bebe King di 9, 7 e 6 anni. È stato anche accusato di 10 tentati omicidi per aver ferito otto bambini e due adulti.

Gli adulti feriti, che sono intervenuti per fermare l’attacco, sono in condizioni critiche. Due dei bambini feriti sono stati dimessi giovedì, mentre altri cinque rimangono ricoverati in condizioni stabili.

La manifestazione di mercoledì a Londra sotto lo slogan “Basta” ha portato all’arresto di oltre un centinaio di persone, secondo quanto riferito dalla polizia britannica in un comunicato. Questa protesta è degenerata in scontri tra manifestanti e polizia, con alcuni ufficiali che hanno riportato ferite lievi. I manifestanti hanno lanciato bombe carta verso le porte di Downing Street, residenza del Primo Ministro, e hanno anche attaccato una statua di Winston Churchill. Tra gli slogan intonati, i più gettonati sono stati “Salvate i nostri bambini” o “Fermate le barche”.

Oltre a Londra, ci sono state proteste nelle città di Hartlepool e Manchester anche mercoledì. Il sovrintendente Neil Holyoak ha dichiarato: “È comprensibile che il pubblico abbia sentimenti forti dopo questo scioccante incidente, ma il disordine violento e illegale che si è sviluppato successivamente è stato completamente inaccettabile ed è stato alimentato dalla disinformazione”.

Ai socialisti sembra non interessare la crescente violenza provocata dai musulmani; piuttosto la reazione delle persone innocenti che cercano solo una vita normale e finiscono etichettate come “estrema destra”. D’altra parte, questo tipo di situazioni non è solo un problema del Regno Unito, ma di tutti i paesi europei con governi di sinistra.

Gli europei sono stanchi della violenza fuori controllo, della crescente insicurezza e della giustizia inoperante contro i delinquenti islamici, che non vengono deportati con l’argomento che nei loro paesi d’origine potrebbero “subire terribili conseguenze”.

La sinistra si preoccupa più di proteggere il delinquente musulmano che il lavoratore europeo. L’incompatibilità culturale tra loro è ampiamente dimostrata dai fatti e, a causa di governi incapaci di risolvere i problemi, purtroppo le reazioni violente della gente non potranno che aumentare.

Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

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