Ieri su Kiev si è registrato l’assalto più forte, in termini di vittime, ecco quanto riportato dal sindaco ucraino Vitaly Klitshco: ”In questo momento – ha detto – 16 corpi sono stati recuperati dalle macerie di un magazzino nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori continuano a lavorare e rimuoveranno le macerie fino a domani”.
Oggi, la controffensiva ucraina ha attaccato la regione russa di Bryansk, colpendo due villaggi: Kister e Borshchyovo, provocando la morte di 14 persone ed il ferimento di altre 108.
Secondo quanto asserito da Alexander Bogomaz, Governatore del territorio russo citato in precedenza, i missili sarebbero stati lanciati dall’esercito ucraino per colpire obiettivi civili.
Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky, ha ipotizzato quanto accadrà in futuro: ”negoziati nel senso classico del termine. Ci saranno richieste finali alla Federazione Russa, immediatamente al massimo livello, e la Russia le accetterà”.
Nel frattempo, aumentano i caduti di un conflitto che sta mettendo in seria difficoltà l’intero Occidente, mentre si intensificano le ostilità anche in altri continenti.
Intanto, Vitaly Klitshco ha stabilito che il primo gennaio dell’anno 2024, a Kiev, ci sarà un giorno di lutto per le vittime.
La De-escalation è ancora lontana, così come l’affievolimento dei nuovi attacchi: nell’attesa che l’impegno dell’ONU e dell’UE, trovi un antidoto per questo virus bellico.