La sentenza della Corte di Giustizia europea mette fine ad una disputa di lunga data riguardante l’esenzione dell’ICI da parte degli immobili di proprietà della Chiesa, ribaltando proprio le precedenti sentenze del tribunale UE che per anni avevano ritenuto legittimo l’esonero del versamento dell’ICI per gli enti non commerciali sia religiosi sia no-profit, come cliniche, scuole, alberghi.
Adesso, invece, per la Corte di Giustizia europea, il pagamento dell’imposta comunale per gli immobili è dovuta anche dalla Chiesa, e perciò lo Stato italiano si deve attivare per recuperare le somme non incassate prima del 2011. Sono stati anche ritenuti inaccettabili vari ricorsi, compreso uno che sosteneva l’impossibilità di recupero delle somme dovute a causa di difficoltà organizzative. La Corte, in questo caso, ha liquidato tutto sostenendo che si tratta di “problematiche interne all’Italia”. La Corte di giustizia ha ritenuto invece legittime le esenzioni dall’Imu, l’imposta succeduta all’Ici, anch’esse oggetto di contestazione da parte dei ricorrenti. L’Imposta municipale unica infatti non prevedeva esenzioni per gli immobili dove venivano svolte attività economiche, anche se di proprietà della Chiesa.
Il caso era cominciato nel 2010 quando l’antitrust europeo aprì un’indagine per violazione delle norme sugli aiuti di Stato. Poi con il governo Monti, nel 2012, la situazione si risolse praticamente da sola con l’abolizione dell’ICI e la nascita dell’IMU, che esentava dall’imposta solo gli immobili utilizzati per attività non commerciali. Restava però in piedi la questione degli arretrati dal 2006 al 2011, che per l’Associazione Comuni Italiani dovrebbe essere una somma compresa tra i 4 e i 5miliardi di euro e che sulla base della sentenza della Corte di Giustizia europea, intervenuta a seguito di un ricorso presentato dalla Scuola privata Montessori , lo Stato dovrà adesso riscuotere dalla Chiesa e da associazioni no-profit.
Soddisfatti i radicali che hanno sostenuto il ricorso. “Nulla contro la Chiesa”, ha affermato Carlo Pontesilli, “il nostro interesse è solo quello della collettività e della parità di doveri per tutti”. Mentre il segretario generale della CEI, Monsignor Stefano Russo, ha detto: “Si tratta di una sentenza che comunque riconosce la normativa vigente, e cioè l’esenzione per la Chiesa da quando è in vigore l’IMU”. Anche Bergoglio si era espresso a favore del pagamento dell’ICI , sostenendo che chi fa affari con l’accoglienza e l’assistenza sanitaria è tenuto a pagarci le tasse.