I missili scagliati oggi nel Mar Giallo, da parte della Corea del Nord, fanno parte della categoria Hwasal-2, ma l’avviso dell’azione è arrivato alcune ore dopo: non è la prima volta che lo stato totalitarista in questione, avvisa con ritardo delle presunte esercitazioni di questo genere.
Ecco quanto rilasciato da KCNA, ossia l’agenzia di stampa statale nordcoreana: ”L’esercitazione ha contribuito a controllare la posizione di contrattacco rapido dell’Esercito popolare coreano e a migliorare la sua capacità di attacco strategico e non ha avuto alcun effetto negativo sulla sicurezza dei paesi vicini”.
Le rassicurazioni del comunicato tendono evidentemente a dare notizie vaghe e piuttosto rassicurante, nonostante l’ultimo attacco provocatorio nei confronti della Corea del Sud, avvenuto il 5 gennaio.
Gli ultimi test sono stati simulati il 24 ed il 28 gennaio 2024, mentre oggi la KCNA, ha mostrato quattro foto in cui viene colpito uno spazio insulare ridotto.
Il rischio, è che la totale autonomia della Nord Corea, finisca per ledere a tutti gli altri paesi asiatici di contorno, creando un nuovo conflitto di ampie dimensioni.
La corsa agli armamenti del Dittatore comunista, Kim Jong Un, non è più una novità, ma il problema risiede nelle illegittime dimostrazioni di forza e provocazione, che ledono spesso alle popolazioni limitrofe.
Una delle terrificanti possibilità, è che il capo di stato nordcoreano possa usare armi di distruzione di massa nei confronti degli altri paesi, innescando un meccanismo malvagio e genocida.