Venerdì, il comando sudcoreano all’interno dell’isola di Yeongpeyong, ha modulato l’ordine di sgomberare i cittadini dalla zona, a causa dell’esplosione di 200 proiettili nord-coreani sulla costa.
L’isola in questione, si troverebbe nel confine marittimo dell’ ovest, disputato già da entrambi gli stati coreani.
Durante un aggiornamento, uno dei funzionari del ministero della difesa sudcoreano, ha fornito delucidazioni in merito all’accaduto: “L’esercito nordcoreano ha esploso oltre 200 colpi di arma da fuoco dalle 09:00 alle 11:00 circa nelle aree di Jangsan-got, nella parte settentrionale dell’isola di Baengnyeong e nelle aree settentrionali di Yeonpyeong Island”.
A causa dell’avvenimento, il governo di Seoul ha deciso di sgomberare un’altra isola, denominata Baengnyeong, con la finalità di evitare che le pericolose provazioni armate, da parte del regime comunista nord-coreano possa creare ulteriori problemi.
Nel frattempo, Kim Jong-Un ha chiesto un ulteriore aumento nella produttività per la creazione di lanciamissili: questa notizia è arrivata dopo le informazioni deliberate dalla Casa Bianca di Washington, le quali attesterebbero l’uso di razzi prodotti dai nordcoreani da parte della Russia, durante gli assedi del territorio ucraino nei giorni 30 dicembre e 2 gennaio.
Le due coree condividono la stessa etnia ma due modelli politici totalmente diversi tra di loro: nonostante la fine del conflitto negli anni ‘50 tra i due stati, la rivalità non sembra essersi spenta del tutto.
Nei territori della Nord Corea, regna un governo comunista, che unifica le ideologie di terrore con il “Culto del Leader”; Nel meridione invece, vige un sistema democratico: peraltro la Corea del Sud fa parte dei paesi NATO, dunque tutto questo contribuirebbe a rendere piuttosto ostile il governo nordista, da sempre alla ricerca del conflitto con provocazioni missilistiche e attentati verso obiettivi civili e militari.
Un tratto che contraddistingue la Corea del Nord, è proprio il tentativo di imporre il proprio dominio tirannico – prevalentemente sui propri vicini- tramite propaganda e mire espansionistiche, degne di una gestione sovietica.
Se da una parte la Corea del Nord intimorisce continuamente i suoi vicini del sud, dall’altra esiste la certezza che gli stati occidentali saranno al fianco degli ultimi, per la tutela delle libertà umane, sociali e civili fondamentali.