Le elezioni europee di giugno saranno un crocevia fondamentale per costruire quella nuova Europa di cui tutti sentiamo il bisogno. Dall’Europa proviene la maggior parte delle politiche e delle dinamiche che riguardano le singole nazioni. C’è una sorta di sovranità superiore che, però, non si esprime in relazione ai bisogni dei cittadini.
Noi di Fratelli d’Italia siamo l’espressione del gruppo dei conservatori e riformisti che Giorgia Meloni guida a livello continentale e che Nicola Procaccini conduce a livello parlamentare a Bruxelles.
l’Europa non è quella che socialisti e popolari ci hanno regalato negli ultimi decenni, brava a fissare la grandezza di un cacciavite e poi completamente assente e silente sulle grandi questioni. Un’Europa del tutto insignificante rispetto ai due conflitti in corso che, però, vorrebbe elevare a valore e rango costituzionale un diritto del tutto soggettivo come l’aborto. Un’Europa che ha rinnegato le sue radici cristiane quasi vergognandosene , seppure esse siano state determinanti nei secoli per la costruzione di una identità condivisa.
Con Giorgia Meloni abbiamo lanciato la sfida del cambiamento. Un successo dei conservatori cambierebbe diverse cose e potrebbe porre fine a un duopolio che oggi mostra tutti i suoi limiti.
Una nuova alleanza popolari e socialisti oggi sarebbe palesemente insufficiente. Le mutazioni geopolitiche in corso richiedono sforzi e approcci del tutto diversi rispetto al passato.
Un’alleanza che ha paralizzato il continente rendendolo impotente dinanzi ai conflitti in corso e semplice spettatore passivo.
Da calabrese spero che il Sud sia protagonista di questa fase con la sua specificità. Oggi è il tempo di una rivoluzione moderata che restituisca ai popoli la democrazia partecipata.