Quei due minuti scarsi a Cagliari, a mio modestissimo modo di vedere, rappresentano la pennellata più fresca e autentica della campagna politica in corso. Sono settimane che vado invocando un momento di spontaneità, di vera umanità, uno sguardo verso l’altro carico di una qualità differente. Forse, dico forse, per i politologi, gli analisti e le grandi firme del mainstream, quel breve incontro non significherà assolutamente nulla, un momento tutto sommato secondario. Una nota di costume e di colore, niente più di questo. Credo, invece, che si perda un’occasione preziosa banalizzando l’accaduto: l’istantanea ci racconta, e ci lascia intravedere, la celata bellezza della politica. La politica germoglia nel confronto tra uomini, e donne, depositari di pensieri e valori, sogni e desideri. La parola si sposa con l’azione, corpi e menti si contendono spazi simbolici di crescita, il mondo si mette in moto. La Fiamma e l’Arcobaleno, per un breve istante, si sono posizionati l’uno di fronte all’altro, senza che prevalesse l’odio o il rancore, la paura e l’offesa. Storie e narrazioni agli antipodi hanno trovato, insperabilmente, modo e tempo di riconoscersi, di prestarsi ascolto. La buona volontà ridesta gli animi, li destina alla grandezza, donando loro il compito mirabile di ospitare l’esempio. Edificare città nuove dove sentirci fratelli nelle rispettive specificità: non esiste sfida più grande e proposito più nobile.
Auguri Giorgia !!!!!!