La Germania può: salva una sua banca con i soldi di Stato

Sulla questione dei salvataggi bancari, la Germania predica bene ma razzola male. Lo vediamo con l’ultimo salvataggio, dove metterà circa 4 miliardi di denaro pubblico per salvare una delle sue maggiori banche, la Nord Lb. L’intervento pubblico, si affretta a far sapere, si sarebbe reso necessario perché la banca era piena di crediti deteriorati legati al settore marittimo. Ma ciò appare un detestabile controsenso visto che la Germania è il Paese che più di ogni altro spinge per l’applicazione del Bail-in nelle banche europee, con l’obiettivo di far pagare agli azionisti, obbligazionisti, e correntisti con depositi superiori ai 100mila euro della banca in risoluzione, e non più ai contribuenti, il costo dei salvataggi.

Evidentemente però, quando si tratta di un proprio istituto, cambia in fretta idea, ed in barba ai regolamenti europei, mette in atto un salvataggio utilizzando ben 4 miliardi di risorse pubbliche, oltretutto dopo che, come riporta l’agenzia Reuters, erano state rifiutate vantaggiose offerte private per l’acquisizione dell’istituto. E salva così i propri azionisti, obbligazionisti e correntisti dall’applicazione della direttiva bail-in.

Improvvisamente quindi la Germania sembra aver tralasciato tutti i suoi bei propositi sulla necessità di evitare costosi salvataggi pubblici, violando apertamente la normativa europea e intervenendo con un salvataggio che ha tutti i connotati di un aiuto di Stato, contrario alle norme sulla concorrenza e sui salvataggi bancari.

Eppure in Italia per rispettare la direttiva europea sul “bail-in”, sotto il governo Renzi fallirono quattro banche popolari del centro-Italia, tra le quali Banca Etruria, e le due banche venete, con tutte le problematiche che conosciamo bene, non per ultima la sfiducia nel sistema bancario che ha provocato e sta provocando effetti molto negativi sulla nostra economia. Ci domandiamo quindi se l’attuale Governo, che si dichiara sovranista, non abbia nulla da dire sull’evidente disparità di trattamento tra Germania ed Italia. Appare infatti evidente che queste norme Ue creino disparità di condizioni tra Paesi, favorendone alcuni a discapito di altri, dal momento che non vi sono dubbi sul fatto che le banche controllate dallo Stato, forti di garanzie, possano finanziarsi a tassi molto più bassi delle altre, al riparo da crisi per la presenza di un salvatore di ultima istanza. E le decisioni di Berlino confermano quanto sia per un paese più vantaggiosa questa modalità di salvataggio. Il premier della Bassa Sassonia, Stephan Weil, ha definito l’operazione «la migliore opzione possibile», mentre secondo il ministro delle Finanze Reinhold Hilbers la ricapitalizzazione pubblica costerà meno della vendita ai fondi, che avrebbero lasciato passività agli azionisti e incassato parte degli utili futuri. E così, la Germania, alla prova dei fatti, ha preferito utilizzare denaro pubblico piuttosto che coinvolgere i privati, scatenare il panico e creare instabilità ( un pò come è successo purtroppo da noi).

Avremmo voluto poterlo fare anche noi, ma a noi non fu concesso, forse anche a causa di un Governo troppo servo di un Europa a noi ostile.

Quello che è certo è che il salvataggio pubblico della Nord Lb ha aperto un nuovo round di discussioni sulla relativa normativa europea. Il rischio, secondo alcuni, è che le regole Ue radicheranno la disparità tra Paesi, e favoriranno i sistemi bancari di quelli a maggiore presenza del settore pubblico. Quello della Germania è stato un esempio perfetto.

Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni
O te ne stai in un angolo a compiangerti per quello che ti accade o ti rimbocchi le maniche, con la convinzione che il destino non sia scritto. Per il resto faccio cose, vedo gente e combatto contro ingiustizie e banche. Se vuoi segnalarmi qualcosa scrivimi a info@letiziagiorgianni.it

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