La Germania ha deciso di revocare la cittadinanza ai suoi foreign fighter, ovvero a quei cittadini tedeschi che negli ultimi anni si sono macchiati di terrorismo e hanno deciso di combattere con lo Stato islamico in Siria.
Si tratta di oltre mille persone partite dalla Germania alla volta del Medio Oriente per unirsi ai jihadisti, a partire dal 2013. Di questi, un terzo ha già fatto ritorno in Germania, un terzo è deceduto e circa 300 cosiddettisarebbero pronti a tornare ora che l’Isis è quasi interamente stato sconfitto in Siria.
Qualche giorno fa in Italia è stato arrestato il primo foreign fighter nostrano, Mourad Sadaoui, algerino di 45 anni, rientrato clandestinamente in Italia quasi sicuramente via mare infiltrato sui barconi dei migranti o lungo la rotta balcanica. Sadaoui tornava da quattro anni di jihad tra Siria e Irak, poi il rientro da clandestino a Caserta, dove la DIGOS lo ha scovato. Il tema dei combattenti stranieri partiti dall’Europa per sostenere l’ISIS in Siria si pone quindi anche per l’Italia, dopo che Donald Trump ha chiesto agli stati europei di assumersi la responsabilità dei propri connazionali partiti per la Jihad.