Nel mondo dello spettacolo, incredibilmente, va di moda la Meloni. Su Il Tempo esce un divertente articolo su Dejan meglio noto come l’uomo karaoke della Capitale. Per chi non lo conoscesse – e ormai sono pochi – questo giovanotto di origini serbe ma nato in Italia, si è inventato una specie di mestiere: gira dalle parti del parlamento con microfono e attrezzatura da karaoke e, quando incontra un politico, lo fa cantare. Incredibile ma vero, quasi tutti accettano il microfono anche se sono particolarmente stonati e assolutamente incapaci di tenere anche il tempo di una marcetta. Così, il quotidiano romano ha deciso di intervistare Dejan e di chiedergli cosa ne pensasse lui di questi politici “prestati” – fortunatamente per poco – alla canzone.
Dejan – che probabilmente non aspettava altro per aumentare la sua notorietà – non si fa pregare, racconta come sia riuscito a far cantare ben tre premier e al momento di nominare chi se la cava meglio, a sorpresa, fa il nome della Meloni. Ebbene sì, è Giorgia Meloni l’ugola d’oro del Parlamento italiano. Almeno, tra quelli che si sono lasciati convincere dal karaoke di Dejan, è proprio la leader di Fratelli d’Italia a risultare la più intonata, capace di cantare anche pezzi difficili senza stonare e senza prove. Dunque, non è solo una tigre da Camera dei deputati, dove di solito quando parla riscuote sempre almeno l’attenzione generale, ma non sfigurerebbe nemmeno a Sanremo.
E se del caso decidesse di darsi al canto, ecco arrivare anche l’agente che potrebbe fare i suoi interessi.
L’altro giorno, in un articolo di HuffPost, Lele Mora, un tempo sicuramente il più potente agente dello spettacolo italiano, poi caduto in disgrazia sulla scia dei problemi di Berlusconi, ha annunciato che entro 2 anni sarà in Parlamento con il partito che ha scelto: Unione Cattolica. In realtà, la discesa nell’agone politico dell’ex agente dei vip era avvenuta nel corso della trasmissione I Lunatici su Rai Radio 2. “Al massimo in due anni entreremo in Parlamento. Ho chiesto in questi giorni a molti volti noti della televisione e del giornalismo italiano di aderire al mio partito e essi mi hanno risposto che non vedono l’ora di farne parte. Ho scelto Unione Cattolica perché è l’unico partito politico, esistente in Italia, che si fonda sui principi della filosofia cristiana, che fa del perdono il suo punto focale”, ha detto Mora, dimostrando di avere almeno le idee chiare. Ha poi continuato: “Candidarmi alle elezioni? Nel partito Unione Cattolica avrò un ruolo molto attivo, anche da candidato in prima persona. Pure se ho avuto dei precedenti penali, ci si dovrà passar sopra. Non ho ucciso nessuno. Ho fatto degli errori, ma non è che siano chissà cosa. Scendo in campo a 360 gradi. Sono pronto a dare tutto agli amici che così fortemente mi hanno voluto”, ha poi precisato.
Ed eccoci ora al punto interessante: parlando di possibili alleanze politiche, a domanda precisa Lele Mora ha detto di sognarne una con Giorgia Meloni, e di conseguenza con Fratelli d’Italia. E ha poi precisato: “È l’unica con cui potrei dialogare, la signora Meloni dice cose vere, belle, giuste. Non promette mai cose irrealizzabili. È una donna vera, una vera politica, sa parlare, distinguere le cose che deve dire da quelle che deve fare. La manovra che hanno presentato in questi giorni i nostri governanti è ignobile. Se gli italiani avevano 2 euro, glieli stanno portando via.”
Un endorsment a tutto campo. Riepilogando, Giorgia Meloni sa cantare, è ancora abbastanza giovane per risultare credibile e avrebbe pronto anche un agente dello spettacolo che magari avrà avuto anche i problemi suoi, ma che non si può dire non conosca quel mondo. Speriamo davvero che l’Evita italiana non si stufi di tutte le scempiaggini a cui è obbligata ad assistere ogni giorno, tra quelle degli avversari e quelle addirittura peggiori degli alleati, e non decida di salpare per una professione decisamente più semplice come quella della “cantante”. Soprattutto considerando quanti suoi colleghi già la esercitano direttamente dall’aula di Montecitorio.