Ma quanto è bello essere di sinistra? Quanto è bello poter guardare tutti dall’alto in basso? Che poi ci vuole davvero una vista acuta, dato che lo sguardo deve andare molto in basso se ci si volge verso destra… Quanto è bello sapere di essere antropologicamente superiori? Superiori in ogni cosa, da ogni punto di vista: moralmente, culturalmente, sociologicamente, intellettivamente, e tutti gli altri mente che noi poveri ignoranti non possiamo nemmeno immaginare. Qualcuno, l’ho sentito con le mie orecchie, ha anche affermato di essere superiore culinariamente. Ma non sono riuscito a capire se si riferisse alle capacità enogastronomiche o alla innata capacità della sinistra di prendere tutti per il culinario… nella mia modestia, propenderei per la seconda.
Di esempi se ne potrebbero fare diversi, ma dubito che la cosa possa appassionare più di tanto i frequentatori di queste pagine e magari anche qualche distratto lettore “entemente” superiore che per puro caso facesse capolino, sempre dall’alto, per dare un’occhiata distratta e interessata allo stesso tempo. Non potendo però lanciare il sasso della presa per il culinario per poi nascondere la mano, un paio di esempi mi sembra giusto e doveroso farli. Solamente due: uno dei più geniali e il più recente in ordine di tempo.
Il primo, frutto evidente della superiorità volpina della sinistra, è stato il saper essere al governo ininterrottamente, per almeno una decina di anni ma anche qualcosa in più, senza mai aver vinto le elezioni. Un’abilità stupefacente, che noi poveri destri non siamo riusciti a sviluppare perché convinti, da sempre, che debba governare le elezioni le vince. Una grande, enorme presa per il culinario nei confronti di tutti gli italiani.
Il secondo fatto è invece legato all’attualità, più precisamente al caso Ferragni. Senza ripercorrerlo per le lunghe, è la vicenda che ha visto Chiara Ferragni multata per oltre un milione di euro dall’Antitrust per aver posto in essere una pratica commerciale scorretta e aver indotto i consumatori a comprare un pandoro legato alla sua immagine con l’idea che una parte del ricavato andasse in beneficienza, cosa in realtà mai accaduta. In questo caso, forse, è meglio rinunciare alle parole e lasciar parlare direttamente la sinistra.
Iniziando, sembra doveroso in questo caso, da Fedez, il cantante (?) icona della sinistra radical chic e occasionalmente anche marito della povera Chiara. A ritmo di musica e ignorando anche le precisazioni del Codacons che ha ricordato come “già in passato le iniziative benefiche dei Ferragnez sono state coinvolte nelle sanzioni dell’Antitrust”, Fedez veste i panni del marito compassionevole e si domanda se la priorità del nostro Presidente del Consiglio sia quella di dire che bisogna diffidare delle persone che lavorano sul web. Chiedere scusa per quanto fatto era possibile? Questione di tempistiche, visto che il giorno successivo è stata la consorte, travolta dallo scandalo (e dai follower in uscita) che è dovuta giocoforza correre ai ripari.
Se a Fedez possiamo però riconoscere l’amore coniugale, difficile fare altrettanto con tanti protagonisti della vita politica italiana. Qualche esempio? Sandro Ruotolo, che si scandalizza per l’attacco “con la clava” di Giorgia Meloni alla Ferragni, alla quale esprime tutta la sua solidarietà. Giusto, siamo solidali con chi lucra sulla finta beneficienza alle spalle di chi dovrebbe riceverla e di chi invece vorrebbe veramente farla. A Graziano Del Rio, invece, “cascano le braccia”, perché Giorgia Meloni “si occupa di pandoro, influencer, Chiara Ferragni”. Aver parlato ai giovani di concreti modelli da seguire e averli messi in guardia dal mondo posticcio degli influencer è male? Ma come, si dice sempre che i giovani siano il futuro del Paese e poi quando si parla loro non va bene? O bisogna solo dire loro le parole d’ordine della sinistra? E magari, in questo caso, spezzare una lancia in favore dell’icona social che, moralmente superiore, ha sempre guardato tutti da distanza siderale, timorosa di poter intaccare la candida e liscia pelle a contatto con persone vere.
Poteva mancare, in questo delirio, la sempre attenta Laura Boldrini? Una presa per il culinario, la sua, quasi senza eguali. Tanto alta che rischia persino di confondere sé stessa. Leggiamo: “In Italia la Presidente del Consiglio si scaglia contro un’influencer per una pubblicità ingannevole che le ha fruttato un milione di euro di soldi privati (e che donerà in beneficienza)”. Cosa?!?! Donerà in beneficienza? Forse meglio dire che, dopo aver parlato solamente di incomprensione e di mero errore di comunicazione, travolta dallo scandalo, la Ferragni ha cercato di rifarsi una faccia decidendo di donare in beneficienza il milione di euro che aveva incassato per promuovere un pandoro. La stessa Boldrini che scrive di pubblicità ingannevole che ha fruttato un milione di euro prova anche a giustificare tutto ciò. Quando la presa per il culinario è troppo sofisticata le conseguenze possono essere incontrollabili e travolgerti…
Ce ne sarebbero altri, Alessia Morani, Davide Faraone, Michele Serra, Ciro Pellegrino, Pier Luigi Bersani, solo per citarne alcuni. E Tomaso Montanari, ovviamente, che giudica “gravissimo” l’attacco di Giorgia Meloni alla Ferragni, aggiungendo che “il potere politico intimidisce e manda un messaggio chiaro al potere economico: isolare le voci contro il governo”. Forse sfugge, ala caro Montanari, che la Ferragni è stata sanzionata per oltre un milione di euro dall’Antitrust e non dal Presidente del Consiglio. Certamente non sfugge, sempre al caro Montanari, la difesa a prescindere delle persone “entemente” superiori…
A sinistra, alla fine della fiera, si sta dando solidarietà a chi calpesta l’aiuola dove è vietato entrare e si sta colpevolizzando chi invece ricorda che è proibito farlo e che ci sono altre strade per camminare. Perché nell’aiuola, in fin dei conti, l’erba è soffice e non c’è pericolo di sporcarsi. Sulla strada, invece, si deve fare i conti con la realtà, ci sono tante persone, si rischia di doverle ascoltare, di toccarle e magari anche di spezzarsi le unghie. Restate, ammantati dalla vostra superiorità, nell’aiuola con l’erba soffice. Prima o poi vi accorgerete che il mondo vero è quello che, sprezzanti, continuate a guadare indifferenti dall’alto della vostra superiorità. Allora, forse, sarà troppo tardi.
Mmmbhé non é una novitá che gli psicosinistri da sempre si siano posti in primo piano nel promuovere campagne, coadiuvati dai media amici, pseudointellettuali,nel preciso scopo di difendere le consorterie a loro affini, clientele e non solo, resisi protagonisti di fatti, talvolta illeciti,gettando verosimile discredito sulla comunitá, le cui conseguenze, se le analizziamo poi nel contesto a ritroso nel tempo, nondimeno é stata la mediocre conduzione degli interessi nazionali nella politica estera,di cui la psicosinistra s’é resa protagonista, dai risultati dannosi per la nostra economia e credibilitá internazionale risicata, denotando altresi la scarsa considerazione che all’epoca le nazioni straniere avevano nei riguardi del nostro paese. Non si capisce la natura di chi insiste nel mandare, gli psicosinistri nei palazzi, considerati i danni cagionati al paese,e questo da sempre, in loro presenza. Benedetto sia questo governo, a cui occorrono non meno di 10-15 anni per rimettere una volta tanto questo paese in carreggiata, e al centro del mondo, com’é sua natura stare!