“Allo scalpore si aggiunge lo sconcerto. Il laboratorio per ‘Bambin* trans e gender creative’, organizzato dell’Università Roma Tre – dipartimento Scienza della Formazione -, oggi al centro di legittime polemiche da parte di famiglie e associazioni, è andato ben oltre i requisiti del bando previsto dall’Ateneo. La responsabile del progetto di ricerca ‘titolare’ del laboratorio, dott.ssa Michela Mariotto, aveva vinto un assegno di ricerca a gennaio del 2024 per la realizzazione di ben altro. L’università, infatti, aveva chiamato a raccolta psicologi per la creazione di uno studio empirico per ‘comprendere l’impatto dei discorsi di odio on line sulla vita quotidiana degli adolescenti’, finanziato con i fondi del Pnrr. Non si sa per quale strano caso o magia, questo bando vinto da Mariotto (che prenderà quasi 24mila euro) si è trasformato in un esperimento sociale nel quale coinvolgere anche i bambini della primaria e delle medie. Il bando si rivolgeva agli adolescenti, età complessa che già di per sé comprende tre fasi (la prima dagli 11 ai 12 anni, la seconda dai 13 ai 15, la terza dai 16 ai 20) e non aveva alcuna attinenza alla sfera sessuale o genderista. Come e per quale motivo e con quale ‘diritto’ la ricercatrice abbia trasformato una ricerca sociale in un laboratorio nel quale sperimentare le teorie gender su bambini e ragazzini, non ci è dato sapere. L’Università Roma Tre è a conoscenza di questa attività realizzata con i soldi del Pnrr su bambini trasformati in cavie di sperimentazioni ideologiche le cui conseguenze possono essere imprevedibili? A questi interrogativi risponderà il ministro Bernini alla quale ho inviato un’interrogazione”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Università e della Ricerca sen. Anna Maria Bernini.
Clicca qui per leggere la documentazione.