Lago Pontecosi, Fratelli d’Italia: “Il Pd ha le memoria corta, noi abbiamo sollevato il problema del lago diventato un acquitrino”

“Ringraziamo soprattutto i cittadini di Pontecosi per le loro segnalazioni e per aver fatto sentire la propria voce. Dopo anni di proteste e interrogazioni finalmente sono partiti i lavori per sistemare i sedimenti fangosi nel lago di Pontecosi”.

“Lanciammo l’allarme sul Lago di Pontecosi, in Garfagnana, nel marzo 2022 denunciando, grazie alle segnalazioni dei residenti, lo stato di abbandono nel quale da decenni versava, una sorta di acquitrino. E adesso, finalmente, dopo anni di proteste dei residenti e alle nostre interrogazioni (rivolte alla Regione affinché sollecitasse Enel proprietaria dell’invaso) sono partiti i lavori per sistemare i sedimenti fangosi nel lago di Pontecosi. Dal 2011 abbiamo assistito a promesse, decisioni non prese, incapacità amministrativa e politica, basti ricordare l’annunciata operazione attraverso la quale, con un macchinario, si sarebbe dovuto spostare il materiale eccedente del Lago, progetto poi naufragato. Ed ora il Pd viene a raccontare che se non fosse stato per loro nessuno ne avrebbe parlato! Ha la memoria corta il Pd così come il consigliere Puppa di cui apprezziamo l’interventismo ma che, come sulla sanità, arriva però sempre dopo” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ed il Circolo FdI Mediavalle Garfagnana.

“Solo negli ultimi dieci anni i detriti sono aumentati di oltre 40 mila metri cubi con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: il Lago è diventato una palude, si è creata un’isola al suo interno che ogni anno si ingrandisce sempre più. Una situazione non più sostenibile per gli abitanti del paese di Pontecosi: nel periodo estivo, quando l’acqua è ridotta al minimo, si creano odori sgradevoli e, durante l’inverno, nei periodi di forte pioggia c’è il rischio che il lago possa esondare invadendo le case vicine -sottolineano Fantozzi ed il Circolo FdI Mediavalle Garfagnana- Pontecosi e il suo lago, ed il relativo patrimonio naturalistico, potrebbero costituire un’attrattiva turistica importante per l’intera Garfagnana. Ma lo stato di abbandono ha sempre scoraggiato persone e imprenditori che avrebbero voluto investire in quella zona”.

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