L’Argentina torna a posizionarsi sul radar internazionale dell’industria mineraria, grazie a un annuncio di grande impatto: Lundin Mining Corporation, insieme a BHP, ha reso nota la stima iniziale delle risorse minerarie del giacimento Filo del Sol, nonché un aggiornamento delle risorse dei precedenti progetti dello stesso Filo del Sol (ossidi) e Josemaría. Secondo l’azienda, il potenziale è straordinario, trattandosi di una delle maggiori riserve non sviluppate di rame, oro e argento al mondo.
“La quantità di ricchezze che dovrebbe trovarsi nel nostro sottosuolo è inimmaginabile”, ha dichiarato un ingegnere.
I risultati diffusi dalla compagnia rivelano la portata colossale della scoperta:
13 milioni di tonnellate di rame contenute in risorse misurate e indicate (M\&I), e ulteriori 25 milioni di tonnellate stimate.
32 milioni di once d’oro M\&I e 49 milioni stimate.
659 milioni di once d’argento M\&I e 808 milioni stimate.
Secondo Lundin Mining, questa scoperta rientra tra i 10 principali giacimenti di rame a livello globale e rappresenta la maggiore miniera di rame “greenfield” scoperta negli ultimi 30 anni.
Il potenziale economico del distretto non risiede solo nel volume, ma anche nell’alto grado di mineralizzazione rilevato in aree chiave.
Inoltre, la presenza di mineralizzazione ossidata in superficie consente di prevedere una fase iniziale a basso costo di capitale tramite lisciviazione in cumulo, un vantaggio significativo nel contesto attuale degli investimenti minerari.
Esplorazione con potenziale di espansione
Il rapporto tecnico evidenzia che il giacimento Filo del Sol rimane aperto in profondità e verso i lati est e ovest, offrendo chiare opportunità di espansione. Sono state inoltre identificate aree aggiuntive di interesse, come Bonita a nord e Tamberías a sud, con indizi di mineralizzazione in precedenti perforazioni.
Sulla base di questo aggiornamento, Lundin Mining ha riportato un incremento del 29% delle risorse misurate e indicate di rame, e un balzo del 650% delle risorse stimate, consolidando la propria posizione come attore chiave nel mercato dei minerali critici.
Un traguardo strategico per l’Argentina e la regione
Jack Lundin, CEO della compagnia, ha dichiarato: “Filo del Sol è stata una delle scoperte più importanti delle ultime tre decadi. Questa risorsa iniziale dimostra che siamo di fronte a uno dei progetti di rame a cielo aperto di più alto tenore non ancora sviluppati al mondo, nonché a una delle maggiori riserve di oro e argento. Vicuña è pronta a diventare un complesso minerario di classe mondiale”.
La ricchezza del sottosuolo argentino torna a essere protagonista di una storia su scala globale. Con partner strategici, risorse di alto tenore e un contesto geologico eccezionale, il distretto di Vicuña si prospetta come uno dei pilastri del futuro minerario del paese.
Questo tipo di scoperte non solo consolidano l’Argentina come potenza nei minerali strategici, ma ridefiniscono anche il suo ruolo nella transizione energetica globale.