L’audio di Giachetti che smaschera Il Fatto e la disonestà intellettuale di certo giornalismo

Con un post su Facebook, Roberto Giacchetti, deputato di Italia Viva, ha lamentato un presunto comportamento scorretto da parte del Fatto Quotidiano nella pubblicazione di una notizia che lo vede protagonista. Un post “per dimostrare – scrive – (se ce ne fosse bisogno) la disonestà intellettuale di questo giornale”. Nel dettaglio, il fedelissimo di Renzi precisa che non si tratta di un diverbio sulla posizione assunta dal giornale sull’argomento trattato, ma sul modus operandi con cui il quotidiano ha riportato la notizia, volutamente distorta, secondo il deputato, nonostante le sue stesse precisazioni.

Per Giacchetti si tratta di una fake news

Giacchetti è primo firmatario di una legge che si propone di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, per prevenire il fenomeno dei suicidi dei detenuti (che stanno aumentando negli ultimi mesi) ed evitare che la Corte di Giustizia europea condanni di nuovo l’Italia, come già accaduto nel 2013, a causa delle pessime condizioni di vita dei suoi detenuti. Al di là del merito della legge, su cui, secondo fonti non ufficiali, ci sarebbe qualche apertura da parte della maggioranza, rilevano le modalità con cui il Fatto Quotidiano ha lanciato la notizia. È risaputo: tra il direttore Travaglio e il leader di Iv Matteo Renzi non scorre buon sangue. Al fiorentino, forse, è recriminata la caduta del miglior governo della storia dell’umanità, quello del pupillo Conte. E dunque, in un articolo pubblicato ieri dalla versione cartacea del quotidiano, si legge che l’emendamento, a prima firma Giacchetti, è stato “condiviso dalla maggioranza di governo”. Una notizia alla quale è stato lo stesso Giacchetti a rispondere in prima persona, sostenendo che si tratterebbe di una fake news.

Disonestà intellettuale

Giacchetti ha risposto tramite i suoi profili social, pubblicando un lungo post in cui prende metaforicamente a sberle il Fatto, mostrando la chat di WhatsApp in cui lui stesso spiega al giornalista del quotidiano che il vero relatore della legge è lui, e nessun altro. Una precisazione che arriva dopo la domanda del giornalista: “Siete d’accordo tu e la Varchi?” chiede, riferendosi a Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e relatore di maggioranza. “Il relatore sono io, la Varchi non c’entra niente“, risponde lui in una registrazione audio. Ma comunque, nonostante le precisazioni del deputato, il Fatto Quotidiano ha inteso inserire ugualmente un accordo con la maggioranza che, secondo Giacchetti, non c’è mai stato. “Mentono sapendo di mentire – scrive nel post il deputato di Iv -. E lo fanno con intenzione perché le mie parole, le potete sentire mille volte, non sono equivocabili. Non sono stupito, per questo giornale è una sorta di linea editoriale. Ma il fatto di farlo con dolo è una cosa che non ha bisogno di commenti”. Se la vicenda venisse confermata e se quella riportata dal Fatto sarebbe realmente una fake news, la pubblicazione della chat incriminata da parte di Giacchetti metterebbe alla luce le modalità con cui certo giornalismo opera, con il Fatto che verrebbe così smascherato. La vicenda, insomma, se confermata, sarebbe solo l’ultima conferma di come certo giornalismo, per scopi di militanza, si abbandoni con tutto sé stesso alla disonestà intellettuale.

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