«Desidero esprimere grande soddisfazione per gli ultimi dati relativi all’occupazione in Italia, che certificano il successo delle politiche economiche e del lavoro promosse dal governo Meloni. Da quando Fratelli d’Italia è al governo, gli occupati sono cresciuti di 1.095.000 unità: si passa infatti dai 23,2 milioni di novembre 2022 ai 24,3 milioni registrati a febbraio 2025. È un record assoluto, il valore più alto mai registrato dall’Istat dal 2004 a oggi, e rappresenta una svolta storica. Non si tratta solo di quantità, ma anche di qualità del lavoro: nello stesso periodo, i contratti a tempo indeterminato sono aumentati di oltre 1,2 milioni, passando da 15,2 a 16,4 milioni. Sono risultati che parlano da soli, confermano la bontà delle scelte fatte e restituiscono agli italiani fiducia, dignità e prospettiva». A parlare è Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa al Senato.
«Il tasso di occupazione – prosegue il senatore – è salito al 63%, il valore più alto mai registrato, mentre la disoccupazione generale è scesa al 5,9% e quella giovanile al 16,9%, quasi sette punti in meno rispetto all’epoca del governo Draghi. Crescono i contratti a tempo indeterminato, aumentano le assunzioni femminili e cala il numero degli inattivi. Rispetto a febbraio 2024, diminuisce sia il numero delle persone in cerca di lavoro (-18,4%, pari a -342mila unità), sia quello degli inattivi (-0,5%, pari a -60mila unità). Anche nel trimestre dicembre 2024 – febbraio 2025 si registra una forte crescita: +199mila occupati rispetto al trimestre precedente. Sono dati che parlano chiaro: il lavoro torna al centro dell’agenda politica, non più come slogan, ma come realtà concreta e misurabile».
«Il governo Meloni – conclude Barcaiuolo – ha dimostrato che con serietà, visione e riforme strutturali si può rimettere in moto il Paese. In un momento in cui tanti, per anni, hanno preferito incentivare misure assistenzialistiche come unica risposta alla povertà, Fratelli d’Italia ha scelto un’altra strada: quella del lavoro, della formazione e della responsabilità. I risultati ci danno ragione e ci spingono a continuare con determinazione sulla via della crescita, dell’occupazione e della dignità».