“I dati bisogna darli in modo corretto. Ebbene, l’Istat è stata chiara: con questo Governo si conteggiano 809 mila occupati in più, un record assoluto degli ultimi anni, la disoccupazione è scesa al 6,5 per cento e quella giovanile al 20,8 per cento. Eppure questi dati vengono messi in dubbio dall’opposizione, nel tentativo di accusare la maggioranza di aver bluffato nel modo di conteggiarli”. Così in Aula del Senato il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino, durante la discussione generale del ddl in materia di lavoro. “I dati che l’Istat dà – prosegue – sono in controtendenza rispetto a ciò che sostenete: è forse aumentato il lavoro precario e quello povero? No, perché se nel 2024 gli occupati in generale sono aumentati a 809 mila rispetto ai 520 mila del 2023, l’aumento degli occupati a tempo determinato è salito soltanto a 57 mila, dunque tutti gli altri sono occupati a tempo indeterminato. E ancora, nel 2023, sempre su 520 mila nuovi occupati, i part-time sono scesi di 70 mila unità, pertanto gli altri sono a tempo pieno. E allora è la critica dell’opposizione – conclude Berrino – che è falsata; bisogna guardare i dati veri, quelli dell’Istat, per comprendere davvero la realtà”.