Lavoro, l’Istat conferma: occupazione cresce ancora a luglio, disoccupati ai minimi dal 2008

Fino a pochi mesi fa sarebbe parso incredibile, ma oggi, ormai già da più di un anno, è realtà: l’occupazione cresce, la disoccupazione cala. Un’accoppiata che si legge sempre più spesso sui giornali, perché anche per luglio l’Istat ha lanciato i nuovi dati aggiornati sul lavoro in Italia che sorridono al Governo Meloni. Esecutivo che, da quando si è insediato, non ha mai smesso di puntare a una riattivazione del mercato del lavoro, con incentivi per le assunzioni e la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, la paghetta grillina che bloccava l’occupazione in un periodo già di per sé lento e difficile come quello della pandemia.

A luglio 2024, rispetto al mese precedente, crescono sia gli occupati sia gli inattivi e diminuiscono i disoccupati”: è l’ennesima buona novella lanciata dall’Istat. Secondo l’autorevole istituto, infatti, l’occupazione è aumentata ancora del +0,2%, pari a 56mila unità in più per “donne e autonomi e in tutte le fasce d’età”, tranne che per i 25-34enni. In generale, “il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti)”. Numero di occupati che cresce anche nel confronto con il trimestre precedente: tra maggio e luglio 2024, gli occupati sono aumentati del +0,3%, pari a 83mila unità in più, sul trimestre febbraio-aprile 2024. E regge il confronto anche con lo scorso anno: “Il numero di occupati a luglio 2024 supera quello di luglio 2023 del 2,1% (+490mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di occupazione in un anno sale di 1,0 punti percentuali”. In totale, dunque, ci sono più di 24 milioni di occupati in Italia e, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra anche una diminuzione della precarietà: “Il numero di occupati supera quello di luglio 2023 di 490mila unità: +437mila dipendenti permanenti, +249mila autonomi e -196mila dipendenti a termine”.

Ottimo infine anche il livello della disoccupazione, che ha raggiunto la soglia del 6,5%. Solo pochi mesi fa si fermava intorno al 7%, verso quella media europea registrata al 6%. Il calo a luglio è infatti del -0,4%, toccando il valore minimo da marzo 2008. Cala anche per i giovani di -0,6%, fermandosi al 20,08%. Una notizia che conferma quanto visto in questi ultimi mesi e, soprattutto, afferma la buona riuscita delle politiche attive del Governo Meloni che, con incentivi e diminuzioni delle tasse, ambisce a riportare l’Italia, con il suo mercato del lavoro, verso le posizioni che merita, competendo ad armi pari con le altre potenze europee e mondiali.

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