“È drammatica la fotografia restituita dal Rapporto del Centro Studi di Confcommercio sul Sud e il Pnrr per quanto riguarda l’occupazione femminile nel Mezzogiorno. Ne emerge che il tasso di occupazione delle donne al Sud è scivolato al 33%, percentuale lontana sia dalla media stimata nel Centro-Nord dell’Italia che rispetto a quella europea.
Infatti, il divario occupazionale femminile registrato ruota complessivamente intorno ad una differenza di 30 punti; rispetto ad un tasso di occupazione del 59,2% al Centro-Nord e del 63% nell’Ue -27.
Il quadro negativo evidenzia un corto circuito in cui si intrecciano il fallimento delle politiche attive per il lavoro nel Sud , l’atavica carenza nell’offerta di servizi alle famiglie e gli effetti recessivi del post pandemia. È necessario spingere l’acceleratore sul Pnrr per tentare di recuperare il terreno perduto e ridurre il gap esistente; ma le risorse da sole non bastano se non si attuano scelte coraggiose e con una visione di prospettiva. Nella consapevolezza , non troppo diffusa nell’attuale Esecutivo, che le politiche pubbliche non sono neutre e non hanno la stessa ricaduta sugli uomini e sulle donne; e per rivelarsi efficaci devono essere orientate al raggiungimento dell’obiettivo e determinate dalla valutazione del differente impatto che producono.
È quanto dichiara la senatrice Rauti responsabile del Dipartimento “Pari Opportunità Famiglia e valori non negoziabili” di Fratelli d’Italia.