“La segretaria del PD Schlein, oltre a frasi enigmatiche ed incomprensibili, fa ogni tanto anche proposte comprensibili ad un essere vivente, tipo la settimana lavorativa di quattro giorni a parità di stipendio che a suo dire ridurrebbe le emissioni e favorirebbe la parità di genere. Sulle emissioni potremmo anche discutere, ma come aiuterebbe la parità di genere dovrebbe spiegarlo. La realizzazione di una norma del genere darebbe luogo a due possibilità: 1) riduzione delle ore settimanali, da 40 ore a 32 ore ad esempio a parità di stipendio, aumentando la produttività; 2) Stesso numero di ore settimanali ma aumento di ore giornaliere, da 8 a 10 ad esempio, mantenendo la produttività. La Schlein dovrebbe sapere che non tutti i lavori si prestano alla riduzione di orario, l’aumento di produttività è in molti casi irrealizzabile. Anche laddove fosse possibile un aumento della produttività, mantenere un elevato ritmo per un periodo prolungato può comportare un aumento dello stress e alla lunga un abbassamento della produttività di regime. Inoltre, se un occupato ha scarsa volontà lavorativa, in cinque giorni non è che in quattro si trasforma in Stakanov, vorrà dire che impiegherà più tempo a finire i cruciverba durante l’orario di lavoro sovraccaricando gli altri colleghi”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.