“Questa è la fine veramente modesta e ingloriosa di un segretario di sindacato nazionale che fa da stampella alla Cgil, e poi, a corto di argomenti e a corto di tessere è costretto a ricorrere al gioco di chi la spara più grossa, per farsi largo tra i pastoni dei giornali e le note dei giornalisti che ormai non lo considerano più un interlocutore. Questa è la vicenda di Bombardieri. Tirare in ballo il Ministro Calderone per un evento accaduto quando ministro era il suo “amico” Orlando, speculando per di più squallidamente e su una tragedia quale quella dei morti sul lavoro, rispetto alla quale anche i sindacati come tutti in questo paese, devono fare la loro parte di “mea culpa”, tutti dobbiamo fare un grande “mea culpa”! E’ veramente offensivo il tentativo di attaccare le Istituzioni da parte di una controparte sindacale che dovrebbe con serietà e competenza proporre soluzioni e affrontare insieme al Governo un dramma antico dell’Italia. Aggiungo che dovrebbe anche preoccuparsi di tornare finalmente a fare gli interessi dei lavoratori invece che la politica contro il governo nazionale e i suoi rappresentanti”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.