di Luca Apolloni
C’è una strana costruzione che appare nello skyline di Roma sud. Gli abitanti della zona sono abituali a quella forma, ma in pochi sanno di cosa si tratti. Sto parlando del Centro Idrico Eur Vigna Murata, edificio tra il quartiere Fonte Meravigliosa e Colle di Mezzo. C’è chi dice che sembra un transistor gigante conficcato nel terreno, chi invece, lo paragona a una rampa di lancio.
I suoi piloni di color acciaio e di color marrone sono sormontati da due cerchi d’acciaio asimmetrici, dove appunto, a 100 metri circa da terra, vengono posti i due serbatoi d’acqua. E’ un progetto avveniristico dell’architetto Francesco Palpacelli degli anni ottanta, infatti, l’impianto è stato costruito tra il 1985 e il 1989 per l’Acea, società del comune di Roma per la distribuzione dell’acqua. Anche qui erano previsti una zona ristoro, sull’anello superiore e un terrazzo panoramico posto sul serbatoio anulare inferiore, un utilizzo che invece fu fatto del Fungo dell’Eur. Nel quartiere dell’Esposizione Universale Roma, il Fungo rappresenta un punto di riferimento per i romani.
Al piano terra un bar con tavolini all’esterno e in cima un elegante ristorante da dove mirare il panorama sulla città. Anche le torri idriche di vigna murata potrebbero avere anche questa funzione, ma quest’idea non è stata ancora realizzata. Come si dice, “la speranza è l’ultima a morire”.
La società che gestisce l’impianto dovrebbe rispolverare il progetto di Palpacelli e donare questo bel regalo a tutta la cittadinanza.