Se hai un po’ di tempo da perdere, e vuoi farti un’idea di quello che scrivono i maggiori quotidiani al mondo, puoi passare qualche ora in Internet, e trovi praticamente tutto. Il problema è che se pensi di chiarirti così qualche dubbio beh, ti sbagli. Dopo tante letture, ti accorgerai di avere più perplessità e più domande di prima e, allo stesso tempo, di non avere nessuno a cui chiedere e che ti possa chiarire senza che ti rimanga il dilemma che, comunque, ognuno vede le cose dal suo punto di vista, che poi sarebbe il velo ideologico che dalle nostre parti abbiamo un po’ tutti.
Però, le questioni restano, e ti tornano in mente, e ti creano disagio. Per esempio, perché la maggior parte della stampa mondiale è schierata a favore delle migrazioni islamiche? Perché se una nazione ci tiene a mantenere le sue tradizioni, il suo tessuto sociale, la sua religione e le sue abitudini viene automaticamente tacciata di “destra estrema”, mentre un islamico che si trasferisce ad esempio nella civilissima Europa, e pretende di scannare i capretti in strada per motivi religiosi, lapidare i cani perché impuri, mandare in giro le sue donne coperte dalla testa ai piedi e irriconoscibili sempre per motivi religiosi e magari applicare la sharia in nazioni che hanno leggi ben diverse, nessuno ci trova niente da ridire ma anzi, se ti opponi e trovi tutto ciò incivile e medievale, vieni immediatamente tacciato di razzismo?
Perché un individuo che all’Italia con una speculazione sulla lira costò un’intera finanziaria – il malefico George Soros – con tutto quello che ne consegue, un paio di anni dopo riceve una laurea honoris causa dall’università di Bologna? Perché lo stesso individuo, che sta lavorando incessantemente per fare dell’Italia il campo profughi dell’Europa dove le grandi multinazionali possano trovare manodopera a basso costo – gli schiavi del terzo millennio – diventa in Ungheria il nemico pubblico numero uno, mentre in Italia può vantare una pletora tra deputati e senatori – Emma Bonino in testa – che lo seguono e ne perorano la causa?
E ancora. Perché Papa Bergoglio non parla quasi mai delle migliaia di cristiani perseguitati in tutto il mondo, di zone dove portare una croce al collo ti fa rischiare la vita, o andare alla messa di domenica può significare essere bruciato vivo, mentre non fa trascorrere un giorno senza parlare di “accoglienza” verso migranti al 90% islamici che, se solo potessero, non lascerebbero in piedi una chiesa? Perché se il Papa va in visita in Siria, poi riporta in Italia una ventina di profughi locali, ma nemmeno uno di essi è cristiano, eppure sì che ce ne sono di bisognosi da quelle parti? E perché se è tanto propenso per l’accoglienza non trasforma le decine di conventi ormai vuoti per la crisi della vocazioni in “case per i migranti”, mentre lascia che vengano trasformati in lucrosi Bed & Breakfast quando non proprio alberghi di lusso? E infine perché quando decide di accogliere finalmente una manciata di presunti profughi non li porta tra le confortevoli mura vaticane, ma in una struttura su territorio italiano dalla quale il giorno dopo sono tutti spariti per cercare maggior fortuna?
Perché, perché, perché… potremmo continuare ore a farci domande simili, alcune anche più sconcertanti di quelle che ci sono venute in mente oggi, ma a ben vedere ci pare un esercizio di puro masochismo, visto che le risposte non arrivano. O forse le risposte le conosciamo già, ma ci hanno talmente abituato a sentirci cattivi, e sbagliati, ed egoisti se solo le esponiamo, che quasi ci vergogniamo di essere ragionevoli, di avere una testa pensante, non ancora completamente imbottita dai luoghi comuni e dalle scempiaggini che ci propinano h24 solo per raggiungere scopi inconfessabili, che poi sono gli stessi da millenni, potere e denaro.
“L’Occidente che odia se stesso ci appare non solo nella disistima nei confronti della vita e della famiglia, ma anche nel non avere stima di se stesso in ciò che ha prodotto culturalmente e nell’aprirsi acriticamente ad altre culture. E’ evidente una differenza fra le culture primitive e la civiltà occidentale nella sua grandezza, nella sua valorizzazione della fede e della ragione, dell’amore e della libertà.” Papa Benedetto XVI°