Le Olimpiadi finiscono nella melma: ideologia e testardaggine francese dietro i tuffi nella Senna

Forse il momento più triste, in senso lato, di queste Olimpiadi (che più di qualcuno non ha esitato a chiamare “Macroniadi”, nella folle brama di grandezza, di grandeur, del presidentissimo francese Macron, un Re Sole privo di regno) è stato il comunicato del Comitato olimpico belga e della federazione belga di triathlon, che ha sancito il definitivo fallimento di un’organizzazione che ha fatto acqua da tutte le parti. E dire “acqua” è quasi un pregio, dal momento che il malinconico comunicato in questione lamenta proprio la pessima condizione della Senna, la più grande incognita di questi Giochi olimpici: gareggiare al suo interno sarebbe stata la maggiore vittoria di Macron degli ultimi mesi (dal momento che ha perso due elezioni nel giro di tre settimane), ma viceversa il fallimento avrebbe esposto l’Eliseo alla figuraccia più plateale mai fatta da un governo in campo internazionale. E ovviamente, il secondo scenario è stato quello che realmente si è avverato: “Il Comitato Olimpico Belga e il Triathlon Belga devono purtroppo annunciare che i “Belgian Hammers” non prenderanno il via domani [ieri, ndr] nella staffetta mista dei Giochi Olimpici di Parigi. La decisione, come questa comunicazione, è stata presa dopo aver consultato gli atleti e il loro entourage”.

Si poteva evitare

Davvero, difficile immaginare una figuraccia peggiore. La grandeur francese ridicolizzata da un fallimento ormai previsto e conclamato da tempo: se il progetto da un lato appariva come ambizioso e interessante, dall’altro le ultime vicende avevano preannunciato il fallimento totale della strategia macroniana. Le piogge improvvise hanno sorpreso tutti (anche se gli organizzatori avrebbero potuto pensarci prima) e il livello di inquinamento del fiume si è mantenuto elevato fino a pochi giorni prima della gara incriminata, che ha scoraggiato la partecipazione degli atleti del Belgio alle prossime gare. Gara durante la quale Claire Michel, nuotatrice belga, è rimasta infetta dall’Escherichia Coli, batterio che prolifera e bivacca all’interno della Senna. Un rischio annunciato e che si poteva evitare. Come? Semplice: prevedendo un piano B in caso di fallimento del progetto di pulizia del fiume. Tuttavia, sarebbe stato un po’ come ammettere la sconfitta e, allora, l’orgoglioso presidente francese ha preferito dare ascolto alla caparbietà tipica di chi è ben immerso nelle ideologiche: chiuso da preconcetti e barriere mentali, Macron ha preferito esporre gli atleti al rischio di infezioni di chissà quali batteri, piuttosto che protegge la loro incolumità dicendo: “Abbiamo fallito, ritirata”. Sarebbe stato sicuramente un gesto più nobile, e nessuno avrebbe imputato al governo francese il fallimento di una missione impossibile come quella di ripulire un fiume inquinatissimo in centro città.

Folle ideologia

“Il Comitato Olimpico Belga e il Triathlon Belga – continua il comunicato congiunto – sperano che si traggano lezioni dalle prossime gare di triathlon ai Giochi Olimpici. Ci riferiamo alla garanzia delle giornate di allenamento, delle giornate di gara e al format delle gare che deve essere chiarito in anticipo e garantire che non ci siano incertezze per gli atleti, l’entourage e i sostenitori”. Gli atleti, insomma, chiedono più garanzie e non si esclude che, nelle prossime ore, altre squadre ammutinino le folli direttive francesi. Direttive che, come detto, affondano le proprie radici in un’ideologia senza precedenti: ideologia green in questo caso, dopo che quella woke è stato già abbondantemente seguita nell’apertura dei Giochi (vedi l’Ultima Cena in salsa gay) e nei regolamenti del Cio (vedi il caso di Angela Carini e la sua avversaria iperandrogina Khelif). L’infezione di Claire Michel è la chicca finale, la ciliegina sulla torta di un’Olimpiade che, come predetto dalla stesso Macron, sarà difficile da dimenticare. “Ce la ricorderemo per 100 anni”, aveva detto, e mai siamo stati più concordi di così.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati