Ne dicono di tutti i colori le opposizioni all’indomani della conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni. Intervengono tutti, nessuno escluso: dal Pd al Movimento Cinque Stelle, dal fu Terzo Polo ad Avs, fino a +Europa. Tutti ovviamente critici, uniti quasi da uno stesso filo rosso che fatica a rispondere nel merito ma si tiene nel vago e indefinito “ha detto solo bugie”.
A dire il vero, qualcosa si era mosso già prima della conferenza stampa: la leader dei dem Elly Schlein era andata subito all’attacco sul caso Pozzolo, sperando probabilmente in un tentennamento da parte di Giorgia Meloni. “Proverà a difendere l‘indifendibile, ribatteremo colpo su colpo”: diceva così Elly, ma brutte notizie per l’italo-svizzera sono giunte ben presto. “Ho chiesto che venga deferito in Commissione Garanzia e Probiviri e che nelle more del giudizio della Garanzia e Probiviri venga sospeso da Fratelli d’Italia”: così in conferenza stampa Giorgia Meloni con una presa di posizione sulla questione chiara e statuaria in cui Elly non sperava e da cui resta un po’ scottata, fallito il tentativo di politicizzare anche questo tema.
Come detto, tutti hanno avuto da ridire. “Molta propaganda e attacchi ingiustificati all’opposizione – fanno sapere i capigruppo del PD in Parlamento – Due ore per non dire nulla e continuare il solito atteggiamento vittimista”. “Da Meloni poco e nulla su ciò che è importante, molte invettive e qualche gossip” dice Carlo Calenda di Azione, mentre Renzi commenta: “Mai sentite tante bugie tutte insieme”. “Da Meloni solo slogan, imprecisioni e plateali bugie” spiega Fratoianni. “Cose non vere a reti unificate” per Bonelli. Commenta anche +Europa: “Meloni ha scelto il solito vittimismo, la solita tesi complottista” fa sapere Riccardo Magi. Quasi con fare schizzinoso, i grillini se la prendono perché “Meloni sceglie sempre Schlein come avversaria”. Intanto i dem accettano la sfida: “Bene che abbia accettato, ma non ci mettiamo a fare caroselli” dicono.
Neppure Conte è rimasto in silenzio dopo le parole di Meloni. “Il Movimento Cinque Stelle è stato cintura nera di aiuti alle banche” ha detto ieri il Presidente del Consiglio, ricordando “il famoso decreto dei 400 miliardi e la cosiddetta “potenza di fuoco” con il quale si trasformavano dei prestiti che le banche avevano già erogato in prestiti garantiti dallo Stato italiano”. “La presidente è cintura nera di prese in giro ai cittadini” ha risposto Conte, spiegando che il Decreto liquidità serviva “a tenere insieme il tessuto produttivo”, dimenticando però le altre posizioni sempre vicine al mondo bancario, come l’ultima strenua difesa del Mes salva-banche.
Ora si attende il fatidico confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, che avrà l’occasione di riscattarsi dopo la brutta figura fatta non presentandosi ad Atreju. Ma per il momento, si registra la perseveranza della sinistra nella sua ipocrisia, che critica Meloni perché rinvia la conferenza stampa ma poi si lamenta se nella stessa conferenza stampa mette a tacere le critiche delle opposizioni.
Ormai é risaputo a livello planetario l’incompetenza, l’ignoranza, la bassezza, la cronica e perpetua incongruenza degli psycosinistri italiani, per cui enfatizzare a dismisura, con l’ausilio dei media, i loro capricci infantili, le immature e sterili lamentele, e a dismisura il dissenso sulle oggettive prioritá, problematiche croniche del paese da affrontare, argomenti sensibili alla premier nel discorso di fine anno, e mai, dico mai, posti in essere dai precedenti esecutivi, ebbene questo fa presagire, che la prossima tornata elettorale, per gli avversari del governo sará una vera batosta con la conseguente e ulteriore disgregazione di queste formazioni politiche ormai superate, dal tempo e dall’inutilitá sociale, dal momento che non rappresentano piú l’elettorato di riferimento. Per dirla in breve questa compagine governativa ci guadagna consenso pure dagli inutili e sterili capricci synistrorsi, considerato che ormai una consistente fetta sociale del paese non fa piu affidamento su quest’ultimi!