L’età c’è ma non si vede… W Paperino

Quest’anno ha spento le 85 candeline, ma forse sono di più perché il 1934, l’anno che ha visto il suo debutto in un cortometraggio dal titolo La gallinella saggia, probabilmente non è quello della sua nascita che, secondo Don Rosa – il fumettista che ha redatto l’albero genealogico dei Paperi – sarebbe il 9 giugno del 1920. A questo punto, il nostro eroe sarebbe vicinissimo a compiere un secolo d’età, e il tutto senza aver perso nulla del suo smalto e della capacità che ha di far innamorare di sé grandi e piccini. Per chi non lo avesse ancora capito, stiamo parlando di Donald Fauntleroy Duck, meglio noto alle nostre latitudini come Paolino Paperino o, meglio ancora, Paperino e basta.

Figlio di quel genio indiscutibile che fu Walter Disney, Paperino è l’antieroe per eccellenza, l’incarnazione dell’uomo medio, con tutti i suoi limiti, i vezzi, frustrazioni, nevrosi ma anche simpatia ed empatia. Forse per questo, tra gli eroi di Disney nel mondo di Paperopoli è il più amato, anche se Topolino lo batte in fama.

Paperino, per la verità, nasce bruttino. Almeno, nei primi disegni che lo rappresentano la sua immagine non è così accattivante come quella odierna. Anche allora, però, è un grosso papero dal grande becco, piedi palmati come si conviene – che Paperina riesce pure ad infilare in scarpe col tacco – e la divisa da marinaretto, con tanto di cappellino che non leva praticamente mai, spesso nemmeno per dormire. Nell’albero genealogico dei Paperi realizzato da Don Rosa sulle indicazioni contenute nelle storie a fumetti uscite nel corso dei decenni, Paperino è figlio di Ortensia de’Paperoni, sorella di Paperon de’Paperoni amato e odiato zio fin troppo presente nella vita del nipote. Il papà di Paperino è invece Quackmore Duck, amatissimo figlio di Nonna Papera, la maggiore spacciatrice al mondo di torte di mele. Paperino, anche se molti non lo sanno,  non è figlio unico ma ha addirittura una sorella gemella, Della Duck, che poi altri non è che la mamma di Qui, Quo e Qua, gli adorati nipotini. I più noti cugini del nostro papero sono Gastone Paperone e Paperoga, figli di fratelli di Quackmore Duck, quindi nipoti anche loro di nonna Papera.  Paperino ha poi una deliziosa fidanzata, Paperina, grande amica di Minnie.

Naturalmente, vivono tutti a Paperopoli, dove per essere onesti, la vita di Paperino non è poi questo granché. Certo, lui ci mette del suo, essendo uno scansafatiche per eccellenza. Non a caso nella sua prima apparizione del 1934, Paperino vi compare come il vicepresidente del Circolo dei pigri.

Dopo l’esordio cinematografico, nel 1942, Paperino esordisce anche negli album a fumetti e da allora verranno pubblicate migliaia di storie con protagonista questo papero un po’ cialtrone, ma anche decisamente sfortuna, visto che la fortuna di famiglia sembra essersela accaparrata tutta Gastone Paperone, il cugino  più fortunato del mondo. Comunque, sfortune a parte, Paperino guadagna sempre più fama e successo, e comincia a venire importato in tutto il mondo. In Inghilterra il personaggio esordì sulla testata Mickey Mouse Weekly in storie realizzate da William A. Ward dal 1937 al 1940, in Argentina negli anni cinquanta è disegnato da Luis Destuet, in Brasile da autori come Carlos Herrero, Sergio Liani e Irineu Soares Rodrigues, in Olanda dal 1974 in poi da autori come Daan Jippes, Fred Milton e poi Ben Verhagen, Mau Heymans e altri che crearono storie sul modello barksiano. In Danimarca il gruppo Egmont produce storie illustrate da Vicar, Branca, Rosa, Rota, Van Horn, Korhonen e altri artisti di varie nazioni.

In Italia il personaggio appare per la prima volta in un supplemento del settimanale Topolino edito dalla Casa Editrice Nerbini nel 1935 e successivamente, con il passaggio dei diritti alla Mondadori, guadagna una testata propria con il settimanale Paperino nel 1937 edito dalla A.P.I. e successivamente inizia ad apparire su tutte le testate Mondadori che pubblicano materiale Disney.

In Italia, ben presto, Paperino assume tutta una sua nuova connotazione. Gli viene data una casa, una classica villetta a due piani in città con minuscolo giardino dove staziona l’immancabile amaca su cui il nostro trascorre lunghe e pigre giornate in dolce far niente… almeno finché zio Paperone non lo coinvolge in lavori pesantissimi all’interno del suo deposito d’oro, o in giro per il mondo in incredibili avventure alla ricerca sempre di nuovi tesori.  Nei fumetti italiani, i tre nipotini e il loro ineffabile Manuale delle giovani marmotte, compendio dello scibile umano, vivono con Paperino, mentre Paperina li viene a trovare saltuariamente, ma non passa mai la notte da loro.  Come si conviene a bravi paperi perbenisti di origine americana.

Negli anni, Paperino ha avuto anche degli alter ego, come il super eroe Paperinik di ambientazione un po’ dark, e Paperino Paperotto, che altri non sarebbe che Paperino bambino e le sue avventure giovanili.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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