“Mentre notiamo una trasformazione delle nostre Forze armate in una sorta di Ong, assistiamo preoccupati ad una divaricazione totale all’interno del governo. Anche sulla Libia infatti, non si capisce quale sia la linea dell’esecutivo perché da una parte il ministro Salvini ribadisce che i porti sono chiusi e dall’altra il ministro della Difesa Elisabetta Trenta sostiene che nel caso di un aggravamento della crisi ci troveremmo di fronte non a migranti ma a rifugiati che devono indiscriminatamente essere accolti in Italia. E mentre a Palermo, si svolgeva la conferenza sulla Libia tra la soddisfazione del governo italiano, la Francia portava a compimento il suo espansionismo con il risultato che oggi la Total è in Libia, l’Eni e l’Italia non più. Il piano del presidente Macron si è realizzato ed escludere, come sta facendo oggi il governo italiano, una operazione internazionale di peacekeeping in territorio libico ci preoccupa molto. Non esiste una iniziativa politica diplomatica e non esiste una iniziativa dissuasiva che possa ripristinare la presenza italiana in un territorio cosi vicino al nostro Paese. Ci si affida solo alla provvidenza”.
Così Carlo Fidanza, deputato di Fratelli d’Italia illustrando il question time di FDI al ministro della Difesa Elisabetta Trenta.