“Secondo alcune puntuali ricostruzioni la vicenda del generale libico Almasri, su cui le opposizioni stanno portando avanti una campagna indecorosa di accuse contro il ministro Nordio ed il governo, avrebbe contorni decisamente sconcertanti. Infatti, sembrerebbe che Almasri sia in giro per i Paesi d’Europa sin dallo scorso 6 gennaio, e senza che sia mai intervenuta alcuna autorità nazionale e internazionale, e qui ogni riferimento alla Corte Penale Internazionale non è assolutamente casuale. Insomma, era o non era un pericoloso criminale? O lo è diventato soltanto dopo che ha attraversato il confine italiano? Dubbi legittimi visto che soltanto il 18 gennaio, e quindi 12 giorni dopo, la CPI ha richiesto l’arresto e proprio quando è arrivato in Italia. Come Fratelli d’Italia riteniamo che vada fatta chiarezza sull’operato della Corte Penale Internazionale, ribadendo fin da ora la totale estraneità del governo rispetto alle decisioni autonome della magistratura, che come sancisce la nostra Costituzione è assolutamente indipendente dagli altri poteri dello Stato”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia.