L’ideona di Schlein: l’anti-Atreju per salvare il PD dal flop totale

Il Partito Democratico è alle strette: a corto di argomenti, a corto di idee, sempre peggio nei sondaggi. Non sembra aver maturato i frutti sperati la strategia di Schlein di rifiutare l’invito di Atreju, l’annuale festa di Fratelli d’Italia che si terrà a Castel Sant’Angelo dal 14 al 17 dicembre. Rincuorata, forse, solo dal calo nei sondaggi anche delle altre forze d’opposizione, Schlein ha deciso quest’anno di non presentarsi al confronto pubblico tanto atteso, diventando una delle poche personalità a rifiutare l’invito di Atreju: molti dicono “per paura del confronto”, lei motiva dichiarando che “il confronto si fa in Parlamento”. D’altronde, non è la prima volta che Schlein fugge dinnanzi a domande per lei scomode, come successo pochi giorni fa quando le si chiedeva di prendere le distanze dall’assalto alla sede di Pro Vita e Famiglia: nessuna risposta.

Appoggiata anche dal vice Bonaccini, Schlein ha anche rincarato la dose, parlando di “nessun ripensamento” sulla questione Atreju. I sondaggi, tuttavia, non sembrano premiare la sua scelta: il calo del PD continua ad essere evidente e gli effetti di quella scossa in cui speravano i dem, galvanizzati da quell’iniziale “non ci hanno visto arrivare”, faticano a vedersi. In virtù di questo, anche le consuete primarie del partito in vista delle amministrative sono state annullate: segno inequivocabile, questo, delle difficoltà che ora vive il PD.

Schlein rifiuta il confronto ad Atreju e allora si barrica in casa, prima nel silenzio, poi creando uno spazio dove starsene comoda, tra i suoi compagni di una vita: nasce così l’anti-Atreju del PD, l’evento parallelo dei dem che si terrà proprio nei giorni della festa di Fratelli d’Italia. Tra gli invitati, Romano Prodi, Enrico Letta e Paolo Gentiloni. Ci si prepara così in vista delle europee, grande banco di prova dopo le sconfitte alle regionali nel 2023 e il disastroso epilogo del 25 settembre 2022. Spaventano i numeri: con il PD fermo al 19%, si spera in un po’ di visibilità col salotto a voce unilaterale voluta dall’italo-svizzera. Un’ideona per salvare il PD, ma che non nasconde la verità: Schlein ha evitato di nuovo il confronto. Piccoli segnali che gli elettori notano.

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