L’Inps certifica: cala la precarietà, crescono gli occupati

I nuovi dati emanati dall’osservatorio sul precariato dell’Inps certifica ancora una volta quanto si stava costatando negli ultimi mesi: con l’eliminazione del Reddito, gli incentivi alle assunzioni e altre misure in tema di lavoro, i posti di lavoro stanno aumentando. È chiaro infatti che l’azione del governo Meloni ha non solo aiutato la creazione di nuovi posti di lavoro (+552 mila in un anno), ma sta combattendo anche la precarietà. Secondo l’Inps, infatti, a dicembre 2023 l’Italia ha chiuso l’anno con un saldo positivo dei nuovi rapporti di lavoro nel settore privato: +523 mila nuovi posti di lavoro. Il dato che più sorride all’esecutivo è che a trascinare la crescita degli occupati sono proprio i contratti a tempo indeterminato: +396 mila, mentre la somma di tutte le altre tipologie contrattuali (a tempo determinato, intermittenti, apprendisti, somministrati, stagionali) si ferma a 127 mila unità. Il saldo del 2023 fa meglio di quello del 2022, anno in cui si ferma a un +419 mila. Ma forse a rilevare maggiormente è il confronto con il periodo pre-pandemia: rispetto al 2019 i posti di lavoro sono aumentati di quasi 1 milioni e 600 mila unità, tra cui ben 1 milione e 100 mila sono a tempo indeterminato e, in generale, i contratti stabili sono pari al 73% del totale nel periodo 2019-2023. A tutto questo, si accompagna il calo dei licenziamenti di natura economica: -6,86% rispetto al 2022.

“Questi dati, sommati al calo della disoccupazione, certificano l’efficacia delle misure messe in campo dal governo Meloni, volte a creare un clima economico positivo in Italia e ad aumentare la fiducia delle imprese, che tornano così ad investire”: così ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti. “Sono risultati – ha continuato – più che incoraggianti che ci convincono a proseguire sulla strada intrapresa e rappresentano un cambio di passo importante rispetto alle fallimentari politiche immobiliste e ai bonus assistenzialistici, tanto cari a Pd e M5S”. Un cambio di passo epocale: lo sterile assistenzialismo del governo giallo-rosso aveva impigrito il mercato del lavoro, che ora risultato sbloccato soltanto grazie all’eliminazione del Reddito (e ad altri incentivi al lavoro e alle assunzioni). “Gli ultimi dati resi noti oggi dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps – ha affermato Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia – ci consentono di poter affermare, ancora una volta, che abbiamo dato una vera e propria spallata alla precarietà. Gli interventi significativi che abbiamo messo in atto per il lavoro hanno consentito alle aziende del nostro Paese di rimettere in moto la produttività e ai nostri lavoratori di non guardare più a precarie forme di sussistenza e al lavoro in nero, ma – ha concluso – di trovare un’occupazione dignitosa e retribuita”.

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