L’intervista, Crosetto (FDI): retromarcia sulla manovra di bilancio, una umiliazione per l’Italia

Abbiamo sentito Guido Crosetto, deputato e coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, sulle vicende della manovra di bilancio del governo giallo-verde, spaziando dai festeggiamenti di Di Maio e M5S dal balcone di Palazzo Chigi, alla guerra delle parole con Bruxelles. Fino alla umiliante resa finale con la marcia indietro sul deficit/pil. Infine, un consiglio da destra a Matteo Salvini, alla luce delle numerose contraddizioni della maggioranza formata da Lega e Movimento 5 stelle.

On. Crosetto, il Governo Conte sulla manovra economica sembra essersi dato al gioco dei numeri. Dal 2,4, al 2,04. Ora il 2…

Non è un gioco, ma una drammatica realtà. Erano partiti per andare in guerra contro l’Europa, ma normalmente le guerre bisognerebbe dichiararle quando si è sicuri di vincerle. Loro, invece, l’hanno dichiarata, hanno festeggiato e poi si sono ritirati senza neanche combatterla. Hanno fatto subire all’Italia una umiliazione mondiale che nessun altro governo aveva fatto mai subire; mandando a dire che non avrebbero cambiato nulla della manovra, ma alla fine hanno ceduto in modo osceno all’arroganza di Moscovici. Sono tornati indietro sui numeri, dopo che avevano fatto salire lo spread a 300, producendo tanto caos per nulla.

Quindi ci sono stati dei danni con l’innalzarsi dello Spread?

Dei danni li hanno creati, a cominciare dall’incremento degli interessi, ma forse è il meno grave questo. Hanno dimostratol’incapacità di questa Italia di sedersi a un tavolo in modo serio, perchè mentre il Governo Conte tornava indietro (dal 2,4 al 2 n.d.r.) la Francia andava verso il 3,5, con l’aggravante che il nostro 2,4 era ridicolo.

Perchè ridicolo? Ci spieghi meglio.

Perchè non era un 2,4 di deficit prodotto per investimenti, sviluppo, guardando al futuro, ma un due e quattro costituito da mance come il reddito di cittadinanza che servono a comprare consenso elettorale e non a intervenire in maniera diretta per la soluzione del problema lavoro in Italia.

Quale manovra avrebbe proposto Fratelli d’Italia?

Una manovra che cerchi di far costruire lavoro. Il lavoro lo costruiscono le aziende. Noi abbiamo bisogno di una detassazione, sia generalizzata, sia nelle aree che vogliamo far crescere di più. Non possiamo credere che il lavoro al Sud si crei lasciando intatte le condizioni che ci sono in termini di infrastrutture materiali e immateriali, solo migliorando i centri per l’impiego. Il Sud lo fai rivivere quando fai arrivare investimenti, porti soldi da fuori, fai insediare aziende e le lasci crescere. Si crea così il lavoro, altrimenti cosa miglioriamo? Centri per un impiego che non esiste? Bisogna intervenire quindi con leva fiscale, leva degli investimenti e leva della formazione che non può basarsi sui 500 milioni destinati ai centri per l’impiego. Bisogna spendere miliardi, non milioni e destinarli alla scuola che va cambiata se si vuole investire nella formazione dei nostri ragazzi. Viviamo tempi in cui possiamo colmare il gap che hail Sud in infrastrutture reali, investendo in quelle tecnologiche come i data center, la blockchain, il digitale su cui si costruirà in parte la futura ricchezza. Per fare questo bisogna avere visione, ma questa manovra ha avuto una visione di tipo settimanale, non di anni.

Eppure, nonostante la retromarcia sul deficit, promettono che tutte le misure resteranno invariate.

Si, infatti dal prossimo anno non ci sarà più la povertà, non ci sarà più la mafia… saremo in Paradiso. Io sono pronto a festeggiare, ho anche messo da parte le bottiglie da stappare per la fine di tutte queste cose. Sono pronto!

Andrà anche lei ad esultare sotto il balcone di Palazzo Chigi? 

Mi ci metto con la tenda per dieci settimane se sarà davvero così, anzi farò da autista gratuitamente a Di Maio per tutta la vita. Il tema è che purtroppo io lo so che è tutta una presa in giro, ma il dramma sarà quando se ne accorgerà tutta quella brava gente che ci aveva creduto. Capiranno che li hanno presi in giro per durare qualche mese in più e rubare qualche voto alle Europee.

Sarà un grosso problema…

Il problema è la convivenza in questo Governo della Lega che su tanti temi la pensa come noi di Fratelli d’Italia e dei 5 stelle che hanno costruito sul nulla il loro consenso. Però la Lega sta avvallando alcune loro posizioni, come la legge anti-corruzione che è passata di recente che è aberrante sul piano giuridico e che annulla ogni ideale di giustizia. L’hanno chiamata spazza-corrotti, ma in realtà all’interno contiene il Travaglio-pensiero, il giustizialismo. Da ora in poi per il solo fatto di esistere come imprenditore o politico dovrai essere tu a dover provare di essere innocente solo perchè hai un’attività imprenditoriale o un ruolo politico. Una follia.

La convivenza di due forze politiche così diverse ha anche generato la non decisione sul Global Compact. Altra perdita di credibilità per l’Italia?

Ogni attività di questo Governo si basa sul sondaggio della settimana successiva. Questo presupposto fa si che la politica estera non esista, perchè la fanno ogni settimana a seconda di chi parla. C’è quella di Salvini, c’è quella della Lega, così come nei 5 stelle c’è quella di Di Maio, ma al loro interno ce ne sono anche altre e quindi ogni giorno c’è una politica estera alla “à la carte”.

Da alleato (o ex) di centrodestra, darebbe un consiglio a Matteo Salvini?

Direi “esci da questo corpo” allo spirito grillino che si è impossessato di lui. Così che torni quel leader della Lega che ha scritto il programma con noi.

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Ulderico de Laurentiis
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Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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