L’On Souad Sbai, giornalista, scrittrice ed esperta di terrorismo di matrice islamica e politiche di integrazione, ha rilasciato a “La Voce del Patriota” un’ intervista in cui scende nei dettagli dei rapporti tra Italia e Qatar, analizzando i pericoli che si celano dietro lo svilupparsi di legami sempre più fitti tra Europa, Belpaese e l’Emirato della Penisola Araba.
On. Sbai, in un suo recente articolo su La Nuova Bussola Quotidiana, a proposito dei rapporti tra Italia e Qatar, ha parlato di “colonizzazione dolce”. Doha ci sta colonizzando?
Sarebbe più appropriato dire che ci stiamo lasciando colonizzare. La classe dirigente italiana sta lasciando consapevolmente campo libero alla strategia del “doppio binario” attuata dal Qatar. Da un lato, attraverso i suoi massicci investimenti nell’economia, il regime di Doha continua a comprare tutto e tutti, soprattutto la compiacenza del mondo della politica, dell’economia, dei media e di altri settori strategici del sistema Italia. Tale compiacenza fa sì che al Qatar sia consentito di finanziare moschee illegali, associazioni pseudo-culturali e sedicenti imam che fanno capo alla Fratellanza Musulmana, propagando in tutta Italia estremismo e radicalizzazione. Una cosa deve essere chiara: la Fratellanza Musulmana è un’organizzazione estremista, a cui sia Al Qaeda che ISIS devono il proprio concepimento dal punto di vista ideologico. Basta ripercorrere il filo storico del jihad, che prende le mosse dalla nascita dell’organizzazione in Egitto negli anni venti del secolo scorso e giunge fino ai nostri giorni proprio in Qatar, che dei Fratelli Musulmani è il grande patrono e banchiere. È infatti attraverso la fitta rete transnazionale imbastita dalla Fratellanza, che il regime di Doha intende egemonizzare tanto il Medio Oriente, quanto l’Europa. Da questo punto vista, l’Italia si è dimostrata un bersaglio alquanto facile: al famoso “pranzo di stato” tenutosi al Quirinale in onore degli emiri del clan Al Thani, era presente tutto l’establishment nazionale, ben felice di sottomettersi all’avanzata dell’agenda islamista di cui il Qatar e i Fratelli Musulmani sono portatori, in cambio di vantaggi economici. Non c’è dunque da stupirsi se il Qatar abbia stabilito nel “belpaese” il suo principale avamposto in Europa e se i Fratelli Musulmani abbiano il maggior numero di aderenti all’interno della comunità islamica in Italia.
Quali sono i “frutti amari” derivanti da questo processo a cui fa riferimento nell’articolo?
Più Qatar e più Fratelli Musulmani, significa più terrorismo: è questo il “frutto amaro” della “colonizzazione dolce” a cui l’Italia è stata sottoposta dalla propria classe dirigente senza opporre reazione alcuna. Il recente arresto di un nuovo aspirante attentatore in Sardegna ne è l’ennesima prova. Il pericolo terrorismo in Sardegna è infatti conseguenza della massiccia presenza del Qatar nella regione, dove gli investimenti nei settori più disparati, dal turismo alla sanità, servono a veicolare la propagazione dell’estremismo e della radicalizzazione da parte della Fratellanza Musulmana, con la compiacenza dei portatori d’interessi a livello locale. Poi tocca alle forze di polizia e ai servizi di sicurezza intervenire per stroncare le trame terroristiche sempre più diffuse in tutta Italia, come dimostrano le numerose perquisizioni effettuate solo qualche giorno fa in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Abruzzo, nell’ambito delle indagini riguardanti l’arresto di un giovane egiziano radicalizzato e anch’egli aspirante attentatore. Senza dimenticare la lunga serie di arresti ed espulsioni attraverso tutto lo stivale nel corso di quest’anno.
Perché l’Italia riceve con tutti gli onori l’Emiro e non accenna minimamente alla questione della vicinanza con la Fratellanza Musulmana o al finanziamento dell’estremismo islamico?
La propensione a promuovere le organizzazioni e gli esponenti legati ai Fratelli Musulmani in politica e nella società civile riguardava fino a poco tempo soltanto la sinistra, sia quella di lotta che di governo, poiché della Fratellanza condivide tradizionalmente l’ostilità ideologica verso l’Occidente anche se da una diversa prospettiva. Allo stesso modo, il Qatar veniva guardato esclusivamente dalla sinistra come punto di riferimento nel mondo arabo per via del suo supporto ai Fratelli Musulmani. Oggi, tuttavia, si registra un ampliamento della base di consenso per il Qatar e la Fratellanza, che include anche il centro-destra, a testimonianza di come la “colonizzazione dolce” dell’Italia abbia fatto notevoli progressi. I petroldollari del Qatar sono risultati un fattore decisivo ed è così che, nell’indifferenza per il futuro del paese, tutta l’attuale classe dirigente sta legittimando il Qatar come interlocutore privilegiato in Medio Oriente e la Fratellanza Musulmana come interlocutore privilegiato all’interno della comunità islamica in Italia, a danno della componente moderata.
L’ha stupita il repentino cambiamento di Salvini che, ancora fino al 2017, diceva di contrastare con ogni mezzo il Qatar e qualsiasi iniziativa finanziata da questo Stato in Italia? Moschee in primis?
Mi ha profondamente deluso. E sono profondamente dispiaciuta per tutti gli italiani che hanno creduto e continuano a credere in lui come leader su cui puntare per arrestare il declino e rilanciare il paese.
Cosa si aspetta da questo Governo su temi delicati come quello della lotta all’estremismo islamico, anche alla luce della recente posizione ambigua sul Global Compact for Migration?
Mi aspetto che il governo prenda seri provvedimenti per stroncare il finanziamento dell’estremismo e della radicalizzazione in territorio italiano da parte del Qatar, e mi aspetto che prenda seri provvedimenti per stroncare la proliferazione delle moschee illegali, delle associazioni pseudo-culturali e dei sedicenti imam che fanno capo alla Fratellanza Musulmana. Tuttavia, il ddl “sicurezza e immigrazione” approvato dalla Camera è il classico pannicello caldo, che ignora completamente l’origine del problema: il retroterra ideologico estremista dei Fratelli Musulmani, che è diffuso in tutta Italia e dà la spinta al terrorismo grazie al sostegno finanziario del Qatar. Per quel che concerne il Global Compact for Migration, mi auguro che Salvini non cambi rotta anche su questo punto. L’iniziativa delle Nazioni Unite darà ulteriore impulso all’immigrazione clandestina, di cui l’estremismo si avvale per infiltrare potenziali terroristi e come bacino di reclutamento di nuovi soggetti da radicalizzare.