L’intervista, Storace: parole d’ordine della Destra sono attualissime

Pochi giorni fa, il Cda della società editrice del Secolo d’Italia ha nominato, su indicazione della Fondazione AnFrancesco Storace direttore della testata. Noi lo abbiamo raggiunto per farci raccontare la sua idea di progetto editoriale per quello che è un giornale simbolo di una vasta area politica.

Direttore, nell’ambito dell’attuale quadro politico, come continuerà Il Secolo ad essere il giornale di riferimento della Destra italiana?

Innanzitutto raccontandola. La Destra italiana ha una storia che non è semplicemente quella di un manipolo di pazzi che un giorno si sono messi insieme. Una storia che entra nelle viscere della Nazione. Il fatto che la Fondazione Alleanza Nazionale abbia tenuto in piedi questa testata e consentito che andasse avanti, deve essere apprezzato. Io vorrei far riattraversare ai lettori la storia del MSI e poi di Alleanza Nazionale, proprio attraverso le prime pagine del giornale. Ci sono stati decenni di lotte politiche con parole d’ordine che potrebbero essere attualissime anche oggi che si parla di riforme: quante prime pagine del Secolo d’Italia sono state dedicate al presidenzialismo? Bisogna riscoprire la cultura di una destra sociale di cui si apprezza sempre più il bisogno. L’economia va male e le risposte sono quelle sbagliate: oggi mentre i più deboli rimangono indietro, anzichè dare loro lavoro, gli si dà un sussidio. Al giornale va data anche un’impronta di taglio politico tornando a pubblicare l’editoriale della mattina, perchè se un giornale ha una propria personalità politica è lì che la esprime. Immagino anche altre iniziative che discuterò prima con l’Amministrazione. Penso a un approfondimento digitale per far partecipare la vasta platea di lettori in tutta Italia al lancio di ogni articolo sulla rete, creando i volontari del Secolo.

Se dovesse immaginare una prima pagina del Secolo ora, quali notizie metterebbe in primo piano?

Di recente ho goduto molto per la notizia della disavventura dell’Onorevole Carla Ruocco. Una deputata grillina eletta all’insegna del cambiamento che per errore invia un’email a tutti i deputati chiedendo un posto in prima fila alla Presidenza della Camera per un convegno. Ma non erano contro la Casta? Certo la vanagloria parlamentare c’è sempre stata, ma in questo caso mi sembra originale. Inoltre, credo vada spiegata bene, sul tema dell’immigrazione, la questione del Blocco Navale. Quando Giorgia Meloni insiste su questo punto non lo fa per un capriccio e nemmeno per stringere in una specie d’assedio chissà chi. Si tratta semplicemente di quello che fece un certo Romano Prodi, anni fa, davanti alle coste dell’Albania.  E poi, infine, raccontare, perchè nessuno lo ha spiegato, quali saranno le peripezie delle famiglie italiane in condizioni di povertà, alle prese con il reddito di cittadinanza. Immagini come si arrabbieranno quando scopriranno che sarà più facile per gli stranieri che per loro, accedere a questa ideona di Di Maio del Reddito di Cittadinanza.

A proposito di Reddito di Cittadinanza. Luigi Di Maio è arrivato a scomodare Almirante, tirando per la giacca la destra sociale che secondo lui lo avrebbe approvato.

Per nulla. I soldi pubblici si spendono per creare lavoro, non per pagare 780 euro chi sta a casa, mentre c’è chi è costretto a lavorare per 800. Con il Reddito di Cittadinanza faranno contente un pò di persone, ma cadranno presto in questa contraddizione.

E a proposit di cosa farebbe la destra sociale, in rete, sui social, si è aperto un dibattito anche a proposito delle posizioni da prendere rispetto alla crisi Venezuelana. La Meloni aveva invitato il Governo a schierarsi contro Maduro, ormai sempre più inviso al suo popolo…

Io credo che Maduro sia una persona pericolosa, ma non per la situazione di oggi, per le idee che professa, non c’è dubbio che andrebbe rovesciato. Sul Venezuela è interessante vedere la sofferenza della Lega al governo con i 5 stelle, come già accaduto con il Global Compact. Una vicenda, quest’ultima, in cui l’Italia, decidendo di non scegliere, si è ritrovata a fare la figura meschina di chi si mette in un angolino ad aspettare che passi “a nuttata”.

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Ulderico de Laurentiis
Ulderico de Laurentiishttp://www.uldericodelaurentiis.it
Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

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