Il sistema bancario italiano mantiene una buona redditività e credibilità, continuando a fare presa sui mercati internazionali. Dal rapporto pubblicato dalla Banca d’Italia infatti, emerge, nonostante lo scenario dei conflitti internazionali, una buona stabilità finanziaria, con miglioramenti netti nei mercati e una crescita economica solida. È sempre alta stagione per i titoli di Stato italiani, capaci di attirare un’infinità di richieste da parte degli investitori. Il collocamento del nuovo Btp trentennale, si appresta a concludere un quantitativo di ordini record. Il collocamento delle nuove obbligazioni ha attratto richieste per oltre 130 miliardi di euro, superando il massimo storico del 2020 , a fronte degli otto miliardi di titoli offerti nell’operazione avviata martedì 10 settembre, due giorni prima della riunione Bce che potrebbe decidere per un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base. Il tasso attuale del benchmark trentennale italiano si attesta al momento al 4,23%, superiore rispetto ai Paesi dell’Eurozona. Il momento dunque è ideale per gli investimenti, incastra la stabilità dei rendimenti e le attese del taglio dei tassi. In questo quadro, il vantaggio degli investitori sarebbe quello di assicurarsi cedole più corpose prima del nuovo taglio di Bce.
Il sistema creditizio italiano pesa all’estero: Unicredit conquista il mercato tedesco
L’Italia si appresta alla conquista del mercato tedesco, con la banca italiana Unicredit ha comprato il 4,49 delle azioni dell’istituto tedesco nell’ambito di un’offerta di accelerated book building, condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, entrando così in Commerzbank.
Il management di UniCredit ha ribadito il suo impegno nel proseguire l’esecuzione di UniCredit Unlocked e nel perseguire una crescita redditizia sostenibile e distribuzioni per tutti gli azionisti sottolineando: “questo è dove Unicredit continua a ritenere di poter estrarre il maggior valore per i propri azionisti”. Un segnale importante che attesta che il sistema creditizio italiano è in grado di dominare la scena all’estero, muovendosi nei mercati internazionali. Nel mentre ieri si sono aperti i lavori a Cagliari, del G7 sul lavoro: “Il nostro impegno è quello di garantire i diritti del lavoro e della contrattazione collettiva e libertà di associazione. Bisogna promuovere il rispetto di questi valori in tutti i Paesi. È importante porre l’accento, in un mondo caratterizzato da profonde trasformazioni, garantire transizioni giuste e ridurre le diseguaglianze attraverso condizioni di parita’ nel commercio internazionale”, ha sottolineato Calderone, nel corso del suo intervento, ribadendo quanto Il risultato delle politiche occupazionali messe in campo dal governo Meloni sia evidente, con il record degli occupati in Italia. Ora le energie dell’esecutivo sono rivolte alla stesura della nuova legge di Bilancio, evitando le dispersioni di risorse, mettendo fine alla stagione dei bonus a pioggia.
“L’azione di governo – ricorda il sottosegretario al Mef Lucia Albano in un’intervista all’Adnkronos – ha messo al riparo il comparto produttivo dal caro energia , sostenuto il potere d’acquisto attraverso il taglio del cuneo fiscale e destinato risorse al rilancio della produttività, recuperandole da politiche assistenziali e fallimentari. A ciò si aggiunge la profonda revisione del Pnrr, a cura del ministro Fitto che, con il capitolo Repower EU, ha destinato ingenti risorse alla competitività e all’innovazione delle imprese”. “L’insieme di queste politiche ha concorso a spingere la crescita della nazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: recentemente è stato raggiunto un nuovo record di occupazione, con un tasso di disoccupazione ai minimi dal 2008”. Sul fronte dei redditi e del potere d’acquisto continuano le buone notizie, grazie a salari in netta crescita e inflazione in ritirata, con il raggiungimento di un nuovo massimo storico sul fronte degli occupati. Numeri che testimoniano un impegno del governo concreto nel rispondere alle esigenze dei cittadini italiani.
L’Italia torna protagonista
I dati parlano chiaro. L’Italia sta riconquistando un ruolo di primo piano nello scenario Internazionale, non solo ritornando ad essere protagonista nel Mediterraneo e nel continente europeo da un punto di vista geopolitico, ma anche da un punto di vista economico e – come abbiamo visto – bancario, che erano stati i talloni d’Achille dei precedenti governi di sinistra.
Purtroppo, nonostante gli sforzi del governo, la crescita del potere d’acquisto delle famiglie non si vede ancora, perché stipendi e pensioni sono ancora troppo bassi non avendo visto una crescita vera da almeno un trentennio. Un plauso all’iniziativa di UniCredit,che ha messo in difficoltà persino il governo tedesco.