Si avvicinano le elezioni europee del 2024, un’occasione importante per il gruppo ECR che sulla scia dello straordinario successo di Fratelli D’Italia potrà aumentare il numero dei suoi eurodeputati a Bruxelles. Un’occasione per poter riaffermare un concetto che sta molto a cuore al mondo della destra: quello dell’Europa dei popoli. E cioè la visione di un’Unione non più governata da logiche controproducenti, ma una istituzione pronta a diventare veramente una comunità forte che ponga la sovranità nazionale alla base del proprio pensiero. L’avvento di Nicola Procaccini alla presidenza del gruppo dei conservatori europei è un chiaro segnale che l’Italia può guidare questa grande rivoluzione politica.
Il leader di Vox Santiago Abascal, ha dichiarato ad Atreju che:” Oggi tutte le vie europee portano a Roma, tutte le speranze di un cambiamento di rotta in Europa puntano su Roma, per tornare alle idee forti della necessità di radici profonde, di famiglie protette e delle patrie difese e rispettate, retaggio sacro ricevuto dai nostri genitori e che dobbiamo ai nostri figli”
Sicuramente l’Italia è ispiratrice del processo di affermazione delle destre nel vecchio continente. Si può dire che ormai tutti gli schieramenti conservatori prendono ad esempio il partito di Giorgia Meloni e che la destra europea non è mai stata così in vetta: in Polonia il PIS è stato il partito più votato in assoluto, in Svezia i SD vanno spediti, Wilders in Olanda sta spopolando, AFD è cresciuta notevolmente in Germania e nelle intenzioni di voto il Rassemblement National francese è al dato storico del 30 per cento. Insomma stiamo assistendo a un grande fermento di destra e l’Italia sarà il faro dell’Europa delle nazioni: Una confederazione di stati liberi e sovrani che coopereranno all’interno di organi confederali comuni. La dichiarazione ECR sul futuro dell’UE auspicava la tutela di ciascun Stato membro e non degli interessi di un superstato. Questo è quello che vuole la destra. Perché come diceva Giorgio Almirante:” la Destra o è Europa o non è. E vi dico qualcosa di più: l’Europa o va a destra o non si fa.”, una profezia che oggi può avverarsi dando al continente una nuova speranza.