“Vuoi lavorare in piazza Garibaldi? Prendi la tessera del nostro sindacato, ci si pensa noi a farti avere un posto”. È quello che è stato detto ad un ambulante livornese da parte di alcuni esponenti di un sindacato di base di Livorno. Ebbene, se questo fosse vero, se realmente per lavorare in piazza Garibaldi bisogna strizzare l’occhio a sindacati notoriamente vicini all’amministrazione comunale sarebbe gravissimo. Stella Sorgente chiarisca immediatamente i criteri con cui vengono assegnati i posti per i banchi in piazza Garibaldi e i rapporti che ci sono con questo sindacato”. Così Andrea Romiti, candidato sindaco del Centrodestra, torna sulla questione del commercio ambulante in città.
Riportando in un video la denuncia di un ambulante livornese rimasto escluso dalla possibilità di vendere la propria merce nella piazza perché i posti sono stati assegnati a venditori stranieri, Romiti incalza la Sorgente: “Un sindaco o il suo vice devono essere garanti nei confronti dei cittadini del rispetto delle leggi. Sorgente deve fare chiarezza alla città, non è accettabile che girino queste voci, che sia percepita questa mancanza di certezze per gli operatori commerciali e per chi vuole lavorare onestamente, né che qualcuno possa permettersi di fare pressioni per prendere tessere sindacali promettendo licenze o concessioni. Sorgente dimostri che i posti vengono assegnati secondo criteri di correttezza e secondo alle norme e non agli amici degli amici”.
“Ancora una volta – continua Romiti – abbiamo la conferma che il grande nemico dello sviluppo di questa città è il clientelismo”.