“Mi hanno tolto mia figlia tre mesi fa. Da allora sto vivendo un incubo”.
La storia che ci racconta Sabrina è quella di una bimba con problemi comportamentali in ambito scolastico, in un contesto di genitori separati, dove si è trovata da sola ad accudire la figlia affetta per giunta da una patologia cardiaca.
“Non avrei mai pensato che potesse succedere a me. Prima del maledetto giorno in cui una sentenza del tribunale dei Minori ha distrutto la vita mia e di mia figlia, pensavo che i motivi per i quali si predisponesse l’allontanamento dei bambini dalle proprie famiglie fossero gravi, come maltrattamenti, alcolismo, tossicodipendenza.
Poi, incredibilmente, mi sono vista sequestrare mia figlia per una mia presunta incapacità genitoriale“.
Sabrina ci contatta dopo aver seguito le battaglie di Fratelli d’Italia a sostegno dei bambini rapiti ai loro genitori a seguito dello scandalo di Bibbiano. Ha già cambiato due avvocati per riavere sua figlia. Le chiediamo di raccontarci come sia iniziata la sua odissea.
“Mio marito mi ha lasciata quando nostra figlia aveva un anno appena. E’ andato a vivere con un’altra donna e si è sempre sottratto ad un adeguato rapporto genitoriale con la piccola. Anzi spesso manifestava atteggiamenti violenti per i quali in passato avevo anche sporto denuncia”.
Sabrina ci racconta che la bambina, inizia a manifestare un evidente disagio psicologico nel primo anno della scuola primaria, disagio che prima, o fuori dalle mura scolastiche, non aveva mai manifestato. E’ proprio lei stessa, nel 2016 a chiedere l’intervento del TSMREE di Latina per affrontare così il problema, chiedendo anche di poter ottenere per la figlia un docente di sostegno. Purtroppo invece non si è mai provveduto all’assegnazione di questa necessaria forma di supporto, nonostante gli sforzi profusi dalla madre per farsi certificare le malattie della figlia attraverso svariate visite mediche. Senza che la donna ne venisse informata, poi nel 2017, il P.M.M chiede l’adozione di provvedimenti urgenti a tutela della minore con la motivazione che la bimba presentava una condizione di notevole disagio psicologico e a scuola assumeva comportamenti oppositivi e aggressivi. Fortunatamente l’istanza cautelare promossa dal P.M. veniva respinta, ma poi accade un episodio che fa precipitare le cose e stravolge la precedente decisione del Tribunale dei minori.
La bambina ha una crisi di nervi a scuola, tanto da lanciare un libro ad una delle insegnanti che invece di prenderla con le buone (visti gli accertati disagi della piccola) le averebbe urlato per farla sbrigare a rimettere i libri a posto. Le insegnanti incredibilmente chiamano ambulanza e polizia. Fanno persino un esposto, ed il Tribunale emette un provvedimento di sospensione in via provvisoria ed urgente, dall’esercizio della responsabilità genitoriale da emettersi a carico di entrambi i genitori. E da lì inizia l’incubo di Sabrina.
Parliamo con l’Associazione di volontariato nella quale ha trovato assistenza Sabrina: La Gesef, impegnata da più di 20 anni a garantire il diritto dei figli di usufruire dell’affatto dei genitori. Ci spiegano che neppure nella relazione degli assistenti sociali si rilevano episodi gravi tali da far allontanare la bambina dalla propria mamma.
La ratio del provvedimento invocato – ci spiegano – risiede esclusivamente nel disagio psicologico della bambina (denominato comportamento oppositivo – aggressivo) e nella mancanza, a parer loro, di collaborazione da parte della madre, e per questo si disponeva il collocamento della minore in casa famiglia. Sabrina però ci fa presente che la bambina era seguita per sua volontà dalla A.S.L. di Latina fin dal 2016; e questo contrasta con le deduzioni del P.MM, che invece evidenziano in lei una figura non collaborativa nel supportare le carenze della figlia.
La mamma adesso, oltre al dolore di essersi vista strappare sua figlia è terrorizzata dal fatto che, a suo dire, nella casa famiglia, somministrano tranquillanti alla bambina, che di notte non dorme e si dispera per la mancanza della mamma. La bimba infatti – come ci spiega una delle responsabili del Gesef – per la sua seria patologia al cuore non dovrebbe assumere quei pesanti psicofarmaci. Per questo hanno anche fatto un’istanza al Tribunale dei Minori.
Approfondiremo anche noi la questione, ma quello che abbiamo sentito ci mette davvero in allarme.
“Stiamo seguendo decine e decine di minori sottratti – ci dice la responsabile dell’Associazione – Marina Stella Di Somma. Purtroppo sono tutti casi disperati e tutti con priorità, in quanto parliamo di bambini! Sappiamo dell’esistenza di questo “metodo” da tempo e chiediamo provvedimenti al Governo e ai vari Ministeri affinché si possa far luce non solo sui casi di Bibbiano ma di tutte le Bibbiano silenti d’Italia .
Per ora attendiamo ancora risposte concrete. Dal canto nostro, possiamo assicurare mamma Sabrina ma anche la responsabile dell’Associazione, che Fratelli d’Italia non rinuncerà ad invocare chiarezza sugli affidamenti illeciti. E’ una battaglia appena iniziata.