Lollobrigida e governo Meloni a difesa dei pescatori contro il granchio blu: “Risultato storico”

Dal governo Meloni arrivano nuove misure a difesa dei pescatori per combattere la piaga del granchio blu, la nuova specie trasportata ormai mesi fa sulle nostre coste e dotata di una forte aggressività che mette a rischio la fauna ittica del Mediterraneo e, quindi, i profitti dei pescatori, specialmente in Veneto e in Romagna, dove l’azione del granchio è stata molto più corposa. Le nuove misure sono state annunciate da Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, a margine della presentazione di Cibus 2024. “Stamani – ha spiegato il ministro – ho firmato due decreti per aiutare gli imprenditori colpiti da una vera e propria calamità che è il granchio blu”.

Le nuove misure prevedono innanzitutto una equiparazione tra agricoltore e pescatore: un “risultato storico” secondo Lollobrigida, ottenuto con l’allargamento del Fondo nazionale di solidarietà previsto ai soli contadini dalla legge 102 del 2004. Allargamento appunto fino a inglobare la categoria dei pescatori: “Abbiamo sempre considerato i nostri pescatori gli agricoltori del mare” ha detto il ministro, e “per questo motivo abbiamo voluto mettere fine ad una disparità di trattamento rispetto agli agricoltori modificando la legge 102 del 2004. Grazie a questa fondamentale revisione normativa – ha aggiunto – oggi, per la prima volta nella nostra Nazione, è stato possibile dichiarare il carattere di eccezionalità di un evento che ha colpito pesantemente il settore della pesca e dell’acquacoltura a causa della diffusione della specie granchio blu”.

È l’ennesimo provvedimento non solo di difesa, ma di valorizzazione del comparto agroalimentare a opera del governo Meloni e del nuovo Masaf guidato da Lollobrigida. Tra le misure previste, “sarà possibile la decurtazione dei contributi per i lavoratori delle loro imprese, il fondo salute interverrà a sostenerli”. O ancora “la proroga fino a 24 mesi delle rate dei mutui, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti nonché l’accesso a finanziamenti agevolati”. Per Lollobrigida, insomma, si tratta di “una svolta per la pesca e una grande vittoria per il governo Meloni e per tutti i pescatori italiani che – ha concluso il ministro – tutelano il nostro mare e garantiscono qualità”.

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