Il 2 e il 3 giugno i patrioti di Fratelli d’Italia saranno nelle piazze a raccogliere firme per l’elezione diretta del Capo dello Stato.
Giorgia Meloni, in una lettera al Foglio, spiega la necessità di questa mobilitazione nazionale. “Un presidente votato dagli italiani, legittimato dagli italiani e che risponde del suo operato solo di fronte agli italiani è la più importante riforma costituzionale che potremmo regalare a una nazione che ha bisogno di stabilità, ma anche di passare da una “democrazia interloquente” a una “democrazia decidente”. Quanto ha pagato l’Italia le indecisioni, i tentennamenti, la mancanza di assunzione di responsabilità? Quanto sta pagando la nazione i riti e i balletti di questa crisi infinita, ove il Presidente della Repubblica, necessariamente confinato al ruolo, poco influente, di notaio delle volontà altrui, ha agito, con esiti disastrosi, fingendo di possedere una legittimazione popolare che non ha? Il presidenzialismo consentirebbe agli italiani di sapere un minuto dopo le elezioni chi governa l’Italia e come la governerà.”
Riprende vita così, una storica battaglia sovranista della destra italiana. In questo video di tanti anni fa, Giorgio Almirante lanciava la visione dell’Italia come Repubblica Presidenziale.
Successivamente, sia il Movimento Sociale Italiano che Alleanza Nazionale, fecero della via presidenziale alla Repubblica un punto di programma fondamentale. Oggi, la gravissima crisi istituzionale che la Nazione sta attraversando e che sembra senza fine, conferisce scottante attualità al tema dell’architettura dello stato e dell’articolazione dei suoi poteri. Un tema che potrebbe trovare presto una maggioranza nelle piazze e in Parlamento.